INCREDIBILE PIETRO, DAMMI QUALCHE CONSIGLIO SU ELIMINAZIONE DEI CEREALI E ALIMENTAZIONE DEI BAMBINI

LETTERA
 
Incredibile Pietro,
non me lo ricordavo ma ti avevo già scritto!
Ieri ero a Imola, il tuo è stato un intervento eccezionale per qualità didattica e capacità espositiva, a sublime coronamento di una giornata fantastica.
Ha ragione Valdo a dire che saremmo restati fino a notte fonda ad ascoltarti!
 
Oltre a sottolineare l’enorme stima che provo nei tuoi confronti avrei da chiederti un parere e un’indicazione.
        
         Parere =>Forte dei tuoi consigli delle scorse mail mi sono alimentato per un mese di fila, a febbraio, total crudista con prevalenza fruttariana (uno dei pasti principali insalatona mista di verdure il resto frutta). Non ho tuttavia notato particolari effetti positivi dall’abbandono totale dei cereali (rispetto al già buon stato di salute portato dal vegan crudismo tendenziale). Le domande sono: Un mese è poco? O l’effetto dei cereali su di me potrebbe essere su di me a basso impatto?
        
         Indicazione: che alimentazione imposteresti ai bambini? Ne ho 2, una di 5 anni e l’altro di 2 mesi.
 
In “reverenziale” attesa e sapendo di rivederti al prossimo corso 2017 dell’HSU ti saluto con affetto.
 
Dario
 
Inviato dal mio telefono Windows 10
 
 
RISPOSTA
 
Buongiorno Dario,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Veniamo a noi…

Anzitutto complimenti per il tuo grande impegno. Un mese è sicuramente pochissimo per valutare miglioramenti a lungo termine, quindi persevera.

Inoltre, non dimenticare MAI che con un’alimentazione come questa, con la frutta massimizzata, bisogna andarci PIANISSIMO con i grassi. Quindi olio e frutta secca centellinati, e non tutti i giorni.

Per i bambini, il discorso è semplice. Latte materno come unico cibo fino a quando non spuntano i denti e mantengono autonomamente la posizione eretta della testa, dopo di che, vanno considerati dei piccoli adulti.

Se avessi un figlio, non avrei alcun problema a svezzarlo con sola frutta e verdure crude, senza alcuna paura di carenze inventate…

Non dimenticherò mai un documentario di National Geographic: una mamma orangutango con in spalla il suo piccolo, lo portava sugli alberi insegnandogli quali frutti fossero commestibili e quando fossero maturi al punto giusto.

E noi le chiamiamo “scimmie”…

Sarò felicissimo di essere Vostro docente.

Avanti così

Pietro Bisanti
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Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.