IL LATTE: BIANCA, CANDIDA MORTE
Ah, quante volte al giorno viene decantato il latte…bianco, candido, puro. Come può far male qualcosa di così innocente?
E invece è proprio alla base del decadimento generalizzato, assieme alle proteine animali, della salute umana.
E sia chiaro, non intendiamo il latte della nostra mamma, che anzi, è obbligatorio consumare fino allo svezzamento; intendiamo quello di un’altra specie animale.
Sì, ho scritto bene. Fermatevi un attimo a pensare, senza agire come un branco di lobotomizzati dalle pubblicità del Danaos et company.
Vi rendete conto che l’uomo è riuscito a schiavizzare altre specie animali per rubargli il latte? È quello che avviene ogni giorno in milioni di stalle sparse per il mondo.
Non soffermiamoci però sul lato etico, che considero mostruoso, in quanto una mucca è ben più senziente e pensante di molti esseri umani; no, voglio soffermarmi sul lato salutistico del latte di un’altra specie animale.
Siamo l’unico mammifero che si nutre dopo lo svezzamento di latte di un’altra specie animale, prodotto per quel preciso tipo di animale e quindi con una composizione chimica completamente inadatta al genere umano.
Un vitello deve prendere moltissimi chili in pochissimo tempo e quindi deve nutrirsi con un latte molto più ingrassante. Il latte umano è invece destinato ai piccoli dell’uomo che prendono peso molto più lentamente e ha quindi una composizione chimica che ricorda quella del succo d’uva.
Infatti i neonati cresciuti a latte vaccino si sviluppano velocemente, diventano “possenti” e per la nostra solita lobotomizzazione pensiamo siano sani e belli. Sani un corno! Sono tanto paffuti fuori quanto sofferenti dentro, con un latte non nato per loro ma per un vitello!
E figuriamoci quando il latte di un’altra specie viene bevuto da un adulto! Scordatevi la fesseria del calcio: chiunque abbia un minimo di conoscenza della chimica saprà bene che non conta quanta sostanza si introduce, ma quanta ne viene materialmente assimilata dal corpo! Il calcio contenuto nel latte di mucca è praticamente inassimilabile, anzi, ne ruba al corpo per la sua digestione, tanto che gli americani, assidui consumatori di latte, sono il popolo con il maggior numero di casi di osteoporosi: sono tanto alti e grossi quanto delicati come la porcellana!
ll latte si attacca ai villi intestinali impedendo l’assimilazione dei cibi….se vi trovaste in una foresta da soli, il vostro istinto sarebbe di correre verso una femmina di cinghiale per strizzarle le tette?
Svegliamoci, e quando vedete la pubblicità dove dicono…”Alle donne piace il calcio”, spegnete la televisione e mangiatevi un bel frutto maturo, vi darà tutto il calcio organico, prontamente assimilabile che i vostro corpo necessita e brama!
Complimenti. Qualcuno che ne parla.Qui se vuole trova molti altri riferimenti sul tema.http://www.facebook.com/note.php?note_id=146544562023314E' copyleft (salvo finalità speculative).Buona domenica.
Sono io che ringrazio Lei per aver letto il mio blog e che spero abbia trovato interessante. Se vuole lasciarmi una mail la inseriro' nella nostra newsletter
Sono lusingato. Giancarlo.Luzzi@tin.itSe vuole farsi un giro da noi ci trova anche su facebookhttp://www.facebook.com/pages/Informare-per-Sopravvivere/182805198414011Distinti salutiLe lascio 2 novità sul temahttp://www.cronacaqui.it/torino/12165_e-allarme-micotossine-nel-latte-e-nei-cereali-peggio-dei-pesticidi.htmlhttp://www.agi.it/food/notizie/201106061253-eco-rt10098-allevatori_cospa_abruzzo_per_quote_latte_mucche_con_83_anni