GUARIRE DALLE MALATTIE MENTALI CON IL CIBO

Anonimo ha lasciato un nuovo commento sul tuo post “GLI PSICOFARMACI GIUSTI CURANO: PAROLA DI CARABINIERE“:

Egregio collega, come dice viviano in una democrazia e quindi siamo liberi di esprimere pareri ed opinioni diversi se e quando giustificati da letture, esperienze, studi, ecc.
Le passo che il mangiar raw food sia forse una manna dal cielo, per evitare l’impoverimento degli alimenti naturali dal loro grande contenuto vitaminico e minerale nonchè enzimatico. Le passo che cereali o granaglie in genere sono a mio parere cibo per uccelli che nell’uomo possono provocare gravi danni alla salute, e non mi dilungo a spiegarli in quanto noti. Idem con patate il discorso con i legumi. E qui mi aspetto fulmini e saette dal buon V.VACCARO. Condivido che zuccheri semplici, caffè, latte, ecc. sono droghe che intossicano i nostri organismi ancora non completamente evoluti al punto da assimilare senza danni simili sostanze. Ho letto anche in chiave critica ed in inglese il libro “The China Study”, non lo ritengo affatto, a mio parere, una sorta di Bibbia del mangiare bene per vivere a lungo. Anzi…Detto questo, apprezzando comunque il lavoro che dedica al blog, vorrei che mi raccontasse di casi umani guariti da disagi o malattie psichiatriche cambiando stile alimentare e, se le va se potesse dirmi cosa mangia abitualmente. Le auguro una buona giornata, sinceramente, nessun astio o negatività da questo mio confrontarsi con lei ma solo uno stimolo a capire.



RISPOSTA
Egregio Collega,
magari capire con chi sto parlando sarebbe una bella cosa…quindi per la prossima volta mi aspetto almeno un nome e cognome.
Veniamo a noi.
Valdo Vaccaro sta facendo un lavoro epocale, straordinario.
Però penso che non sia ancora riuscito a cogliere che molti cibi “addomesticati” siano molto dannosi per l’uomo, cereali e legumi inclusi, che a mio giudizio possono far parte della nostra alimentazione solo in minima parte.
Lei, come San Tommaso, mi chiede una prova, che al momento non posso darle, in quanto non conosco nessuno, con una sintomatologia psichiatrica in atto, che abbia deciso di “curarsi” cambiando alimentazione.
Ma che bisogno c’è di vedere, quando quello che dico è lampante, al di là di ogni ragionevole dubbio.
Il corpo umano non lavora a compartimenti stagni, e quindi il cervello va visto come un organo integrato in un sistema complesso.
Se mi alimento male, potrà venirmi la psoriasi, ma anche la depressione.
Continuo a dire su questo blog che esistono eccome le cause psicologiche alla base di una sintomatologia psichiatrica, ma che niente e nulla può prescindere da un’alimentazione corretta, in questo caso la vegana il più crudista possibile.
Faccio sempre i soliti esempi.
Se mi muore il gatto, e mangio spazzatura da anni, il mio corpo magari non riuscirà ad assorbire lo shock, catapultandomi in uno stato depressivo innescato dall’evento stesso ma che ha trovato terreno fertile in un corpo già debilitato di suo…capisce questo concetto, che è tanto semplice quanto rivoluzionario?
Mente sana in corpo sano, e in questo modo si vedrà il bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto.
Se sono sano e subisco un contraccolpo economico, al posto di buttarmi giù, avrò la forza per immaginare un futuro roseo e non catastrofico.
Siamo fatti anche di carne, vitamine, enzimi, ormoni e non solo di anima e pensieri.
Se da domani le inietto estrogeni a tutto andare, anche se ha ricevuto una educazione perfetta e le sono sempre piaciute le donne, smetterà di guardarle.
Capisce quindi come le “sostanze” e quindi anche il cibo sbagliato possano influire sul nostro corpo e quindi sul nostro cervello e quindi sul nostro comportamento?
Cosa mangio io mi chiede?
Al mattino un litro di succo d’arancia o pompelmo.
Verso mezzogiorno tutta la frutta che voglio.
Come pranzo, verso l’una, patate e poi tutte le verdure esistenti sulla faccia della Terra, in gran parte crude e in minima parte cotte.
Nel pomeriggio, tutta la frutta che voglio.
Come cena, idem come pranzo.
Zero carne, zero pesce, zero latticini, zero caffè, zero thè, zero zuccheri artificiali, zero miele, zero cereali contenenti glutine, zero cibi commerciali, zero cibi stracotti.
Mi concedo, una volta alla settimana, un cereale senza glutine, che significa un piatto di riso o una pizza vegana.
D’inverno bevo un bicchiere di acqua alla settimana fuori dai pasti.
D’estate bevo circa un bicchiere di acqua al giorno fuori dai pasti.
Mangio frutta secca con moderazione a fine pasto (una manciata di mandorle ad esempio).
Oscillo tra i 65 e i 67 kili per 1.70 m di altezza, con massa grassa praticamente inesistente.
Zero ritenzione idrica, pelle come un poppante appena nato.
Mi ammazzo di sole, e faccio esercizio fisico moderato.
Non ho mai nulla di niente, e spero di andare avanti sempre così.
Questo è il mio modo di rimanere felice e in pace con il mondo.