GAS NERVINO E BOMBE A MANO IN SALA OPERATORIA

Il cancro: un’epidemia, ormai ognuno di noi ha almeno un conoscente morto per questo motivo.
Milioni di dollari spesi per la ricerca e, per quanto se ne dica, i risultati sono zero.
Sì, zero, perché solo un lobotomizzato crederebbe a tutte le panzanate che continuano a dirci sui progressi fatti dalla ricerca. Ogni giorno c’è una nuova sostanza che promette di curarci: proteina di un corallo che si trova a 10.000 metri di profondita, la cartilagine di squalo, il veleno di un serpente che si trova solo a Cuba…
Ma perfavore!
Come si fa anzitutto a curare qualcosa di cui non si conosce la causa?
Io provo a darvi una spiegazione, che vi piaccia o no, e che non pretendo crediate, ma che spero vi farà riflettere.
Il tumore (e non il cancro) è semplicemente una sovraproduzione di cellule SANE che viene orchestrata dal sistema immunitario per un preciso scopo, e cioè quello di inglobare e delimitare qualcosa, una parte del corpo che altrimenti danneggerebbe l’intero sistema, questo per il principio che il corpo NON VA MAI CONTRO SE STESSO.
Questo agglomerato di cellule, fino a quando è irrorato dal flusso sanguigno, è assolutamente disgregabile con il procedimento inverso mediante “autolisi” cioè la capacità che il corpo ha di eliminare, in ordine di importanza, i tessuti vecchi.
Bisogna però smettere di continuare ad immettere nel corpo i veleni che quotidianamente inseriamo, primi fra tutti i cibi errati.
Se invece si continua a perseverare nell’errore, il tumore si trasforma, va in “cachessia”, significa che non è più adeguatamente ripulito dal sangue e va in putrefazione, metastatizzando nel corpo e uccidendo chi ne soffre.
Non servono le lauree per capire come l’approccio della medicina allopatica sia demenziale: o tagliano con il bisturi qualcosa che non sanno nemmeno perché si è formata, oppure irradiano con radioterapia o chemioterapia, due veri e propri veleni.
Ma come diavolo si fa a pensare che un veleno possa aiutare a stare bene un corpo che è già debilitato di suo??
Ma come si fa a non capire un concetto così ovvio.
Il corpo ha bisogno di aria, luce, cibo vivo e vitalizzato. E invece il medico combattente, armato di tutto punto, esplode le sue bombe in sala operatoria, togliendo escrescenze identificate come tumori (quando lo sono) che, puntualmente, tornano, più cattive e aggressive di prima, non essendo stata eliminata a monte la causa che le ha provocate; causa, si ripete, orchestrata comunque dal corpo, che tenta sempre, anche in condizioni disperate, di sopravvivere, e da qui, come già detto che parte la formazione di qualunque tumore.
Una donna viene uccisa già quando esce dopo una mammografia dove le hanno trovato un nodulo, che magari non è nulla, o che magari è un tumore che andrebbe approcciato secondo gli standard dell’igienismo, e cioè con il ribaltamento totale, in meglio, del proprio stile di vita.
Invece no…questi dottoroni in camice bianco, i primi loro a fumare e bere caffè, ti danno una sentenza di morte, ti spaventano, e tutti corri fra le loro braccia.
Mai nessuno di loro che intervenisse sullo stile di vita invece che tagliuzzando e riempiendo di chemio.
Chemio, si precisa, che viene maneggiata con cautela dagli stessi infermieri, per quanto pericoloso è il contatto con la pelle. Ma che diavolo di bene può fare una sostanza così?
Può fare del bene solo al portafoglio…degli altri.
Un giorno una mia conoscente, a cui avevano diagnosticato un cancro all’utero, è venuta a trovarmi.
Mi ha detto “Pietro, mi hanno tolto l’utero, ho fatto tante sedute di chemioterapia e radioterapia, vomitavo sempre, tuttora ho nausa, ho perso i capelli, mi è venuto il diabete, mi sono venute le piaghe sotto i piedi, ho sempre le vertigini e non mi reggo in piedi, però il dottore ha detto che sono guarita”.
Se non è questa la follia della nostra medicina moderna…