DIVERTICOLITE ED INFIAMMAZIONE COLON: “DEVO MANGIARE QUASI TUTTO FRULLATO”
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LETTERA
Salve Pietro, che consigli darebbe a me che soffro di diverticolite, infiammazione colon e non posso mangiare crudi, verdure e frutti visto che subito sto male? Premetto che mangio quasi tutto frullato pesce compreso. Grazie
Lettera firmata
RISPOSTA
Buongiorno Anonimo,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Ribadisco, per evitare qualunque equivoco (certo non da parte mia), che quanto mi accingo ad esporre è e rimane IL MIO PERSONALE PENSIERO: non sono un medico e non ragiono come tale. L’Igienismo Naturale, che ha millenni di storia, è ciò che io ritengo sia la strada giusta da seguire e che applico in primis, ogni giorno, su me stesso.
Questa doverosa precisazione è la diretta conseguenza del comportamento delle (poche) persone che hanno provato a riversare sul sottoscritto i propri fallimenti personali: quando non si sa a chi dare la colpa della propria vita di merda, si punta il dito contro chi tenta, nel rispetto delle Leggi e dell’autodeterminazione sanitaria, di darti una mano.
Veniamo a noi.
Il nostro intestino, se fosse trattato come si deve, funzionerebbe dal primo all’ultimo giorno senza intoppo alcuno.
Invece, “grazie” alla nostra alimentazione di merda, ai farmaci stroncasintomo ed ai vaccini, ecco che ci riduciamo talmente male da dover mangiare le cose frullate.
Ora, i fatti sono due:
1) O si persevera sulla diabolica strada della medicina allopatica, sprofondando sempre di più nell’abisso.
2) Oppure, si comincia FINALMENTE a prendere la propria salute nelle proprie mani, senza delegare niente a nessuno.
L’intestino è la BASE, è TUTTO, da lì partono la nostra salute organica e mentale (che, in pratica, SONO la stessa cosa).
Se la fornace (intestino) è ridotta malissimo, la miglior legna (frutta) non potrà funzionare a dovere: questo è il motivo per cui frutta e verdura crude, che sono il nostro cibo di elezione, fanno dei danni incalcolabili in un intestino distrutto.
Bisogna, quindi, sistemare prima il terreno, per poi inserirgli il cibo migliore.
Un eroinomane NON può passare dalla dose giornaliera a un’alimentazione di sola frutta: tutto ciò che è TROPPO RADICALE E REPENTINO costringe il corpo a crisi di disintossicazione che a volte NON può egli stesso sopportare.
Quindi, le cose si fanno con intelligenza.
Piano piano si ricomincia a mangiare solido, eliminando le proteine animali.
Frutta e verdura si potranno mangiare cotte e piano piano saranno reintrodotte crude, prima sotto forma di estratti e poi solide.
Non vi è un piano standard uguale per tutti… BISOGNA ASCOLTARE ATTENTAMENTE il proprio corpo e fare le cose con calma ma in maniera costante e perseverante.
Via immediatamente tutta la merda industriale. Bisogna concentrarsi sui cibi nel loro stato più naturale possibile.
La partenza è un intestino disastrato, l’arrivo DEVE essere una alimentazione basata al 90 per cento da frutta, a bassissimi livelli di grasso (quindi, da subito, ELIMINAZIONE TOTALE di tutti gli oli, anche quelli spremuti a freddo, che intasano il sistema fornendo solo calorie praticamente vuote, cioè senza veri nutrimenti, un po’ come lo zucchero bianco).
Andranno eliminati anche lassativi e farmaci: l’intestino DEVE tornare a lavorare DA SOLO, altrimenti non si va da nessuna parte.
Sicuramente è più facile a dirsi che a farsi ma bisogna partire.
Ogni giorno andato senza fare nulla è un giorno PERSO.
Avanti così
Pietro Eupremio Maria Bisanti
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