DISMISSIONE PSICOFARMACI: LASCIATE UN COMMENTO DI INCORAGGIAMENTO

Anonimo ha lasciato un nuovo commento sul tuo post “ANSIA, ATTACCHI DI PANICO, REFLUSSO ESOFAGEO ED ER…“: 

Grazie signor Bisanti dei suoi articoli che trattano il tema della salute, e in particolare di quella psicologica, tanto delicata quanto calpestata da cure farmacologiche deleterie, che rimpinguano le casse delle case farmaceutiche in combutta con gli psichiatri.
Dalla mia esperienza si esce distrutti dai trattamenti farmacologici, la fiducia in se stessi traballa, si è in balia della molecola di turno e dei suoi “capricci” o peggio ancora di cocktail di farmaci che lo psichiatra prescrive per contemperare gli effetti collaterali. Poi lo psichiatra, coadiuvato dal suo voluminoso DSM (MANUALE DIAGNOSTICO DEI DISTURBI MENTALI), la cui scientificità è stata confutata, ti assegna un codice che descrive la tua malattia, ti dice che soffri di uno squilibrio chimico e afferma che è come avere il diabete, con la sola differenza che del diabete si può verificare l’esistenza con esami del sangue, il cosiddetto squilibrio chimico non è misurabile.
Se provi a dismettere gli psicofarmaci e inciampi in questo cammino, tutti si accaniscono contro di te, psichiatri e famiglia, condannando la tua testardaggine a non volerti considerare un malato, e come tale bisognoso di tale molecole.
Non è tanto l’effetto da dismissione che fa paura, quanto il sentirsi sopraffatti dalla paura di fallire, di dover dare alla fine ragione agli psichiatri, del lavaggio del cervello che fanno questi medici affermando che senza questa determinata pillola non puoi condurre una vita normale e sei destinato a ricadere nel baratro che ti ha condotto da loro.
Mi può scrivere una frase con cui lei, al mio posto, si darebbe forza in questo cammino di dismissione per dissipare queste credenze limitanti?
La ringrazio infinitamente del suo lavoro. 

Postato da Anonimo in ALIMENTAZIONE E SALUTE di PIETRO BISANTI alle 05 marzo 2014 19:52


RISPOSTA
Farò di più per lei.
Oltre a continuare questa battaglia epocale che ho deciso di intraprendere per tutti gli esseri umani vittime della moderna psichiatria e a essere al suo fianco qualunque ulteriore parere dovesse necessitare, invito tutti i lettori del blog a lasciare nei commenti una frase di speranza e di supporto per lei e per tutti quelli che come lei stanno soffrendo.
La mia è: “Il corpo non va mai contro se stesso. I primi mesi senza farmaci possono essere terribili. Urli, si disperi, ma alla fine non si sarà mai sentito così vivo”.
Pietro Bisanti
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