DISMISSIONE LITIO 900 MG E RISPERDAL 4 MG. COME FARE?
Veniamo a noi.
Come lei ben sa, non posso fornirle indicazioni di natura medica, in quanto solo i medici possono mandarla al camposanto con la benedizione della Legge.
Le dico quello che farei io, e che viene avallato anche da moltissimi protocolli internazionali, adottati da diverse associazioni che aiutano nella dismissione da psicofarmaci.
La sua “terapia” mi sembra associata a un disturbo bipolare.
Tenga quindi conto che la dismissione, soprattutto del litio in quanto utilizzato come stabilizzatore dell’umore, potrebbe trascinarla in crisi maniacali, con possibilità di gesti di lesionismo e autolesionismo (suicidi ed omicidi inclusi).
Indispensabile risulta quindi avere un appoggio da parte di un familiare, un conoscente, un amico, per essere monitorati anche 24 h su 24, e per evitare di ripiombare in ospedale, ove si sarebbe imbottiti ancora di più, rischiando persino un TSO.
Cominciare la dismissione dell’antipsicotico, non più del 10% ogni mese; una volta finita questa, si potrà passare, nelle stesse modalità, al litio.
Indispensabile affiancare un’alimentazione vegana, crudista quanto basta, con eliminazione immediata di latticini e glutine, quali principali distruttori della salute mentale.
Aspettarsi crisi da dismissione anche potenti, senza mai spaventarsi, sapendo che questo è l’unico modo che il corpo ha di tornare a uno stato di equilibrio.
Le consiglio di leggere il mio libro: “Assassini in pillole: la Psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere”, ove troverà risposta a tutte le sue domande.
Legga, ragioni, si convinca.
Io ci sono
Forza e coraggio
Pietro Bisanti
Per i nuovi lettori: scandagliate tutto il blog, in quanto è una miniera di informazioni disponibili gratuitamente per tutti.
SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO “PSICOLOGO DA LETTINO”, BENSI’ CON L’AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA “INCOLLARE” IL PAZIENTE A VITA.
La dismissione progressiva viene proposta da chiunque, psichiatri compresi… quello che Pietro non dice, però, è come curare ricadute di grave depressione o virate di mania a suon di mandorle e papaya..!