DEVITALIZZAZIONE DENTE… CHE FARE?

LETTERA

Salve, leggo spesso il suo blog. Sono sulla via del veganesimo, pur avendo ancora molto da migliorare. Ho 29 anni, quasi 30 tra pochi mesi e ho da poco scoperto di avere una carie profonda sull’ultimo molare superiore destro. 

E ‘stato per me uno shock, non ho mai avuto carie, neanche da bambino. Il dentista mi ha detto che è da devitalizzare, ma io non so cosa fare. Mi sono informato sulle conseguenze gravi sulla salute che può portare una devitalizzazione, ma l’alternativa sarebbe l’estrazione? si tratta del settimo molare quindi dopo ci sarebbe il dente del giudizio che a me non è nato. 

Se decidessi di estrarre il molare senza sostituirlo provocherebbe danni all’assetto della dentatura? Se decidessi di non curare la carie in alcun modo che accadrebbe? Ora non ho dolore. Inoltre il problema forse più importante: come affrontare la paura di un intervento invasivo dal dentista, soffro di forte ansia, non ho mai affrontato dolori forti nella mia vita, se non raramente qualche ago nel braccio. Sono spaventatissimo.
In attesa di una sua risposta 

F.to Carlo


RISPOSTA

Buongiorno sig. Carlo,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Veniamo a noi.

Purtroppo anni e anni di abusi alimentari portano alle carie, che in natura sono praticamente sconosciute.

E purtroppo ancora, la soluzione dentistica è a volte indispensabile, per “sistemare” ciò che noi stessi abbiamo distrutto con le nostre abitudini di vita.

Ma anche in questo caso, ci si può arrivare per gradi e con intelligenza.

Mio fratello ha recentemente avuto il suo stesso, identico problema.

Qualunque dentista avrebbe immediatamente sottoposto il dente a devitalizzazione; procedura, questa, che ritengo assolutamente malsana, da utilizzare come ultimissima opzione.

Infatti, devitalizzare un dente significa praticamente ucciderlo, continuando a portare addosso un’appendice morta, carica di batteri anaerobi e fonte di continua intossicazione.

Questo non significa che chiunque abbia un dente devitalizzato sia a un passo dalla tomba.

Significa invece che un dente devitalizzato è un ulteriore carico tossico, che può mandare in tilt un corpo già debilitato di suo.

I denti devitalizzati cominciano comunque di solito a diventare un vero e proprio problema dopo alcuni anni, quando si anneriscono ed emano un cattivo odore di putrefazione.

Tornando a mio fratello…

Ho deciso di portarlo dal dott. RONCHI, che ha uno studio a Milano, uno dei dentisti olistici che ammiro di più.

Ne abbiamo parlato insieme, e lo ha sottoposto a una accurata pulizia canalare, richiudendo il dente con un materiale composito denominato Diamond Crown.

Questo intervento, fatto alcuni mesi fa, per il momento sembra durare, e mio fratello non ha dolore.

Rispondo comunque alle sue ulteriori domande:

1) L’alternativa alla devitalizzazione, nel caso in cui il dolore arrivasse, rimane l’estrazione (che, se devo essere sincero, se riguarda un solo dente, questa è l’opzione che sceglierei).

2) Io non sono così convinto che estrarre un dente e non rimpiazzarlo significhi poi “stortare” tutti gli altri. Sono dell’idea che per quanto importante un dente possa essere, il corpo possa poi trovare un suo equilibrio nella masticazione.

3) Se decidesse di non curare la carie, non è impossibile che un’alimentazione impeccabile possa arginare e frenare il problema. Consiglio, comunque, anche data la delicatezza della zona, almeno una pulizia canalare senza devitalizzazione, come ha fatto mio fratello.

4) Ormai, le moderne tecniche di anestesia le permetteranno di non sentire nulla. Non abbia timore alcuno.

Pietro Bisanti

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