DAPAROX E VITA SESSUALE DISTRUTTA. STO MALE COME UN CANE PIETRO, AIUTAMI
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LETTERA
Salve Pietro,
le ho scritto su FB ma sono sicuro che, data la mole di comunicazioni ricevute quotidianamente, non avrà avuto modo di leggere i miei messaggi.
Le riporto quanto comunicatole perché ho bisogno di aiuto. Non so più cosa fare.
Mi chiamo ********, ho ******* anni. Vivo a *******, in provincia di ******. All’età di 16 anni sperimento il mio primo attacco di panico, in seguito ad uno svenimento durante un’interrogazione a scuola. Rinvengo subito per poi avere un bisogno immediato di tornare a casa..un bisogno di sentirmi al sicuro. Tornato a casa, dormo per ben sei ore. La mattina successiva non sono più lo stesso: panico al solo pensiero di mettere piede fuori casa. Una cosa incredibile per me, da sempre bambino studiosissimo e curioso di ogni aspetto del mondo esterno.
Dopo un paio di mesi sto meglio, riesco pian piano ad uscire nonostante una perenne sensazione di disagio nell’essere fuori di casa. Intraprendo una psicoterapia col supporto di Sedatol, compressina a base di erbe. La mia vita pian piano torna alla normalità tranne che per un aspetto: non riesco a guidare in autostrade, tangenziali, superstrade ecc ecc. Tutto ciò ha una spiegazione nell’autentico attacco di panico che ebbi sulla tangenziale di ***** mentre mia mamma mi portava al colloquio con la terapeuta. Una sensazione bruttissima.
Dunque dai 18 ai 26 anni conduco una vita abbastanza normale nonostante un’ansia generalizzata di fondo che rende complicato ogni momento della mia quotidianità, inclusi quelli piacevoli.
A 26 anni decido di recarmi a **** da *****. Proprio lui, l’onnipresente “super medico da TV”. Comincio una terapia farmacologica che prevede nove gocce di rivotril al giorno + una compressa di anafranil da 25 mg. Nel picco massimo della terapia l’anafranil sarà assunto in dosi da 50 mg. Una vera e propria droga. Tempo due mesi, comincio a guidare in autostrada senza avere più alcun timore. Pensavo di esser rinato, ero felicissimo. Non avevo più alcun problema d’ansia. Peccato che l’effetto drogante duri soltanto per tre anni. Inizio ad avere serissimi problemi di stipsi, secchezza delle fauci, coliche renali e difficoltà di deglutizione.
Man mano quel maledetto effetto droga lasciava spazio al ritorno dei miei vecchi problemi. Alla fine del 2013 ****** mi prescrive Daparox. L’inizio di un calvario. All’attenuarsi dei sintomi del DAP corrisponde un totale azzeramento della mia libido. Non riesco ad avere rapporti sessuali, non ne avverto il minimo desiderio. La stessa masturbazione è difficilissima. Disperato, al successivo appuntamento ***** mi dice che lui non cura gli stalloni. Decido di interrompere qualsiasi rapporto con questo “signore” e mi affido al Prof. ****** dell’Università di *****, professionista scrupoloso ma pur sempre uno psichiatra.. Mi ripete sempre che l’azzeramento della libido è dovuto ad un peggioramento del mio stato depressivo e non alla paroxetina. Non mi fido, leggo della PSSD, mi maledico per aver ingerito questa merda. Mi propone Effexor ma dopo tre giorni butto tutto via. Riproviamo Anafranil 25 mg ma gli attacchi di panico mi tornano e quindi, dopo tre mesi, decido di dismetterli di botto. E’ dura, tra qualche giorno festeggio “due mesi” di libertà dalle droghe. Il problema però sorge spontaneo: senza farmaci sto male, malissimo. Oramai soffro di attacchi anche passeggiando in città oppure bevendo un aperitivo con gli amici. Non mi arrendo, Pietro. Mi devi aiutare. Sto seguendo da quattro mesi una psicoterapia che però sinora non sembra dare grossi giovamenti, anzi..
Il motivo della mia lunga richiesta di aiuto (perdonami, ma sento di aver sprecato i 15 anni più belli della mia vita..dai 17 ai 32). Cosa posso fare per star bene? Ho fatto qualsiasi esame diagnostico, del sangue e chi più ne ha più ne metta. Non ho nulla, sono sano come un pesce.
Allora perché sto male come un cane? Aiutami, Pietro. Non so più cosa fare. Da quattro mesi ho lasciato il lavoro (abbiamo una piccola azienda familiare nel campo dell’import export) perché arrivare al posto di lavoro è divenuta oramai un’impresa a dir poco ardua. Non mi fido di psicologi, medici di base, psichiatri, neurologi: vogliono soltanto appiopparmi i maledetti antidepressivi. Io DICO NO!
Aggiornamento:
Sono 5 mesi oramai che non prendo farmaci ma la libido è comunque compromessa e gli attacchi di panico sempre più frequenti ed invalidanti. Cosa posso fare? Quali cambiamenti allo stile di vita adottare? La prego, mi risponda. Martedì 10 Nov ho un consulto con un nuovo psichiatra ma non voglio andarci in realtà.. Non so più che fare. Mi aiuti, mi risponda.
Lettera firmata
Ps. (gradirei restare anonimo nel caso decidesse di pubblicare la mia storia sul blog). Grazie di tutto
RISPOSTA
Buongiorno Anonimo,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Veniamo a noi.
Partiamo dalla domanda finale che mi fa: “Sto male come un cane Pietro, perché?”.
Se lei, al posto di tutti questi farmaci, avesse assunto veleno di cobra, si farebbe ancora la stessa domanda?
Certo che no… perché la risposta sarebbe per tutti ovvia, e cioè che si sia stati male in conseguenza dell’assunzione di quello che è percepito come un vero e proprio veleno.
Cerchi ora di tenere bene a mente i concetti che vado ad esprimerle:
1) Il corpo non va mai contro se stesso
2) Il corpo tende sempre all’autoguarigione, allorquando gliene venga data la possibilità
3) Nessuno guarisce nessuno; solo il nostro organismo può guarire se stesso
4) Moltissimi sintomi psichiatrici sono la DIRETTA CONSEGUENZA di un fisico intossicato, ed è quindi inutile perdere anni della propria vita sul lettino di uno psicologo, in cerca di inesistenti nodi gordiani.
Nel suo caso poi, come vede, tutto è insorto da bambino senza preponderanti motivazioni psicologiche.
E ora, nessuno psicologo e nessuna psicoterapia le ridaranno la sua libido, che è stata stroncata da quel veleno che si chiama Paroxetina.
Ora, il piano di attacco è questo.
Pensiero positivo, affidandosi alle cure gratuite del nostro infallibile medico interno.
Cambio IMMEDIATO dello stile di vita, abbracciando immediatamente un’alimentazione vegana, crudista quanto basta, a ZERO GLUTINE E ZERO LATTICINI e a basso tenore di grassi.
Attività fisica moderata ed esposizione alla luce del sole.
Sembra banale come soluzione? Lo è…
Nessuna pastiglia chimica le ridarà la libido perduta. Il corpo impiega tempo a rimettere a posto delicati meccanismi interni distrutti dai farmaci.
E più sarà rigoroso con l’alimentazione, prima arriveranno i risultati.
Ci sentiamo in privato.
Forza e coraggio
Pietro Bisanti
Pietro, ma lei cosa ne pensa della psicoterapia? Non dico degli psicofarmaci, ma proprio della “terapia delle parole”. Pensa che possa essere utile nei casi di depressione o ansia?
La psicoterapia funziona se hai la fortuna di incontrare persone che dirigono i tuoi pensieri verso la positività, allontanandoti e facendoti abbandonare ogni sega mentale che ti ha confuso e fatto precipitare nella negatività.NO, NON POSSO, NON SONO CAPACE, NON RIESCO DA SOLO, e tutte fesserie di questo genere.Psicoterapia che non ti spinge verso la positività è dannosa.La Legge dell'Attrazione, tra falsi miti e verità, Vincenzo Fanelli.La Legge dell'Attrazione Abraham HicksGuarda questi su youtube, ottimi.
Ciao Pietro mi chiamo Sara,mi ha parlato di te Monica,una collega del supermercato dove lavoro,attualmente stiamo affrontando in famiglia l' autismo del mio bimbo di 4 anni,ormai certo che sia un danneggiato da vaccino,siamo vegani da tre anni,abbiamo una consapevolezza della società che ci circonda.Sappiamo che ce la faremo,a breve seguirò un corso di cucina crudista,non usiamo prodotti inquinanti per la pulizia in generale,ovviamente integratori omeopatici.È una guerra ma noi ce la faremo,la cultura ci ha aperto gli occhi..ora però sia io che mio marito troviamo avvilente la pigrizia mentale della massa che spesso non capisce che quello che è capitato a noi può capitare a loro…peccato,ma io nn smetto di dire la mia anche dopo 1000 informazioni date.Ti saluto,grazie per dire il vero
Vegana? E utilizzi integratori omeopatici? hmm….Pietro non ha mai parlato di integratori, se non per dire di non prenderli.Inoltre ti consiglio di documentarti meglio sulla composizione dei preparati omeopatici, perché la maggior parte delle volte contengono minerali inorganici e/o metalli pesanti (rame, manganese, sali di calcio, eccetera), oppure ancora contengono derivati animali. Quindi proprio vegani non li sono. E anche qundo contengono solo derivati vegetali….che te ne fai di assumere un vegetale in porzioni ridicole da granulo, privando il vegetale stesso della sua carica solare, della sua acqua naturale, della sua vitalità? Diventano anch'essi dei sali inorganici, e pertanto non assimilabili dal nostro organismo.Pensaci….Ciao
1)i nostri integratori Sono vegani al 100%,non sono un ingenua e so leggere 2)Ma come fai a dare un apporto adeguato, ad esempio calcio,ad un bimbo autistico di 4 anni?gli estraggo un kg di rucola al giorno?è questione di tempo,più passa più i metalli pesanti che ha in corpo fanno danni in primis al cervello 3)L' autismo è una malattia molto grave,mi piacerebbe avere commenti dove leggo cose che mi potrebbero aiutare,no alle ovvietà
Ti assicuro che non ti sto facendo perdere tempo. Personalmente sconsiglio l'utilizzo di integratori, anche quando naturali o vegan, a favore invece di una maggiore tendenza all'utilizzo di vegetali e frutta freschi, di stagione, maturi.Sulla domanda che poni sul corretto apporto di calcio: poni attenzione alla differenza, sostanziale e decisiva, che passa tra calcio organico e inorganico. Ora, se tu ti cibassi a sazietà di vegetali e frutta freschi, avresti tutto il calcio organico che ti serve, che agisce in sinergia con altre miliardi di sostanze, tutte contenute nel frutto intero. Tieni conto che la maggior parte delle vitamine non sono ancora state identificate! Quando invece vai a cercare un singolo elemento, una singola sostanza, ecco che ci si perde nella ricerca degli integratori, che ti forniscono un elemento inorganico, ossia dal punto di vista chimico, un sale. Trattasi quindi di sostanza non assimilabile dal corpo. Chi ti assicura che il calcio che assumi sotto forma di integratori vada ad agire nei punti giusti, o che invece non vada a creare ostruzioni nelle arterie, o calcificazioni ossee, o intasamenti ai reni? Tutte queste patologie sono derivanti dall'assunzione di calcio inorganico, tipico degli integratori.Mi capisci, sto portando il discorso verso termini più globali incece che in termini microscopici. Non si cerca mai il singolo elemento, ma la salute complessiva. Un apporto adeguato passa in primis dalla non distruzione dell'apporto stesso. Mi spiego meglio: Non serve a nulla prepararsi un piatto di insalata e poi condirlo con abbondanti sale, olio e aceto, tutti acidificatori e quindi distruttori di calcio. Così come i principali acidificatori sono gli zuccheri, i conservanti, i prodotti animali (che in buona coscienza non utilizzate, meglio così). Quindi il discorso non è tanto “come assumo la tal sostanza”, ma “come mi alimento correttamente senza andare col freno a mano tirato”.Certo, capisco le difficoltà oggettive di rapportare ogni discorso a un bimbo di 4 anni. Ho molto rispetto e non posso permettermi di dire niente, nel senso che soltanto le vostre dinamiche famigliari possono interagire positivamente con questa situazione.Da ultimo, per rispondere alla tua ultima domanda, ti rimando al blog di Valdo Vaccaro. Con la funzione di ricerca all'interno del blog puoi trovare moltissimi articoli (lui le chiama “tesine”) che parlano dell'autismo, di vaccini, di metodologie e terapie per l'autismo. Un articolo recente parlava di un medico americano che aveva una figlia autistica a causa dei vaccini e aveva individuato un metodo per il trattamento di questi casi, però è stato ucciso forse dalle lobbies farmaceutiche, al link http://valdovaccaro.blogspot.it/2015/10/lignobile-scienza-vaccinatoria-stile.htmlPerò come ti dico, Vaccaro ha pubblicato oltre 5mila tesine, con pazienza ne trovi tante sull'autismo e altrettante sui vaccini.Non dimenticare che anche Pietro Bisanti è partito da Valdo Vaccaro e spesso è intervenuto nel suo blog.Spero di non averti scritto delle ovvietà, ma di averti dato qualche spunto in più. Se non fosse così, scusami. In ogni caso non era mia intenzione offendere nessuno. Ciao
Grazie ma sono cose che già sapevo,Vaccaro,la Gerson,come la terapia di Bradstreet trovano in me una sostenitrice..ma l'autismo è una patologia che necessita una terapia su misura,a costo di abbinarne diverse ma non ostacolanti tra loro.Ad esempio spero che la grandissima ignoranza in materia di cura cannabinoide,prima o poi venga sostituita dal buon senso.Siamo in cura da M.Montinari,attualmente è l' unico a non dirci cose che già sappiamo.Grazie comunque