CIPRALEX, ZOLOFT, XANAX: UNA CALMA SURREALE PRIMA DELLA TEMPESTA

Anonimo ha lasciato un nuovo commento sul tuo post “SCALAGGIO PSICOFARMACI: BENVENUTI ALL’INFERNO.“: 

Ho letto con attenzione le testimonianze e le riflessioni contenute in questo blog così interessante e vorrei dire anche io la mia. L’ansia, l’eccessiva emotività, forse la depressione sono stati a fasi alterne sempre miei compagni di viaggio, a causa della mia fanciullezza per nulla tranquilla a causa di problemi familiari. Cinque anni fa mia moglie, giovanissima, in gravidanza, ha avuto un ictus cerebrale che le ha residuato una epilessia secondaria abbastanza ben controllata e per fortuna oggi entrambi stanno bene. 10 mesi dopo tale evento alla mia normale ansia si sono associati (per ovvie ragioni) gli attacchi di panico e crisi continue di pianto, tanto che mi sono rivolto ad uno psichiatra che dopo una seduta di 30 minuti mi ha prescritto del cipralex. Ebbene, dopo la prima assunzione di tale medicinale la mia ansia è cresciuta del 1000%, tanto che ho smesso. I mesi passavano a continuavo a stare male.. Ho deciso di ritentare con lo zoloft: peccato che nessuno mi aveva spiegato che tali farmaci, all’inizio, amplificano tutti i sintomi, provocano insonnia, crisi di angoscia, tremori e chi più ne ha più ne metta, io ho perso 8 chili in un mese ed è stato un inferno. Riprovo in seguito con il cipralex e goccia dopo goccia sono arrivato alla dose terapeutica di 10 mg. All’improvviso ho cominciato a stare meglio, ero calmo, calmissimo, troppo calmo.. Una pace dei sensi mai vissuta in via mia. Calmo si ma qualcosa non mi tornava… La musica non mi dava più la pelle d’oca, i film che mi commuovevano non mi toccavano più, i miei sentimenti erano appiattiti, la parte di me più creativa non esisteva più. Sono andato avanti in questo modo per due anni, per come prescrittomi e rassicurato rispetto ad una ormai avvenuta guarigione, perché tale farmaco “curava per sempre” la mia problematica, ho scalato senza troppi problemi e tutto è ritornato… la pelle d’oca, la mia emotività il mio slancio sessuale, il mio dimagrimento.. Dopo due mesi, tuttavia, al primo malessere ecco scattare di nuovo l’allarme… oddio cosa mi sta venendo… e ricomincio a non dormire e ricomincio con lo xanax e non so gestire più quell’ansia che per due anni era stata sedata. Provo un enorme senso di delusione nei confronti di un farmaco che non ha curato un bel niente ma ha solo reso il mio modo di sentire le cose più ovattato, proprio come una benzodiazepina. Torno dallo psichiatra e mi parla di “ricaduta” riprescrivendomi il cipralex 10mg che riassumo questa volta senza crederci. Alla visita successiva mi viene detto di assumere anche uno stabilizzatore dell’umore e di portare la dose a 15 mg ed io mi dispero, anche perché la mia ansia era enormemente cresciuta dopo aver riassunto nuovamente il farmaco. Decido di non prendere lo stabilizzatore e di non aumentare la dose del farmaco. E’ passato un anno e da questo settembre, dopo varie riflessioni, dopo aver acquisito una certa consapevolezza ed essermi totalmente disilluso, ho deciso, da solo, di scalare questo farmaco. Ne ho tolte già due gocce, con lentezza ed intendo andare avanti. Aspetto “con ansia” il giorno in cui i miei occhi si bagneranno di lacrime per l’emozione, aspetto la pelle d’oca e spero di essere pronto ad affrontare l’ansia che riaffiorerà, l’eccessiva emotività e forse i periodi di depressione. Ma voglio essere completamente me stesso anche perché so con certezza e ne porto testimonianza che questi farmaci non curano, sono assolutamente la strada sbagliata. Un abbraccio a tutti. 


Postato da Anonimo in ALIMENTAZIONE E SALUTE di PIETRO BISANTI alle 25 settembre 2013 12:16


RISPOSTA
Caro Anonimo,
una sola parola: grazie.
Questa testimonianza dovrebbe essere incisa su pietra ed esposta in ogni facoltà di medicina del globo.
Chiunque decidesse di prendere psicofarmaci, ecco quello che gli aspetta (e può essere anche peggio).
Pietro Bisanti

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