CARNE ROSSA, CARNE BIANCA. OPPURE CARNE BLU O CARNE GIALLA, O FUCSIA?

Demoliamo, senza ritegno, un altro mito: quello delle carni nobili o meno nobili.
La nostra consumistica società è persino riuscita, con tale aggettivazione che io darei solo alla carne di un essere vivente quando vivo e vegeto e non cadaverizzato, a fare una gerarchia delle carni, precisando quali siano quelle nobili o meno nobili.
Un cadavere è un cadavere, che cammini salti, nuoti, strisci, sempre cadavere rimane, tanto che quando muore dopo poche ore puzza, e puzza forte.
Cerchiamo quindi di fare finalmente un salto in avanti, ragionando con la nostra testa e comprendendo che non esistono proteine nobili, carni grasse o meno grasse….esiste la carne e basta, sia essa una zebra o un “delicato” salmone.
Materia morta, che non va in putrefazione solo grazie a ulteriori veleni in essa immessi (come i cangerogeni nitrati e nitriti dei nostri cari insaccati, che senza tali sostanze si trasformerebbero in nauseabondi grigi concentrati di muffe e batteri di ogni tipo) o grazie ai frigoriferi che non smettono mai di funzionare.
Se mentre siete in vacanza vi si rompe il frigo con una bistecca dentro, quando tornate dovete cambiare casa, mentre se va a male una mela, basterà toglierla e lasciare un po’ aperto lo sportello del frigo.
Traslate il tutto nel vostro intestino e avrete finalmente in testa il concetto di chi può o chi non può mangiare carne, non di chi VUOLE o non VUOLE, si tratta di essere biologicamente strutturati per trarre beneficio da tale elemento, al di là delle ragioni etiche di chi sostiene che noi siamo al comando o meno del mondo intero e quindi possiamo sfruttarlo come ci pare e piace.
Il leone ha tale struttura, l’uomo no: basta guardarsi allo specchio.
Quindi, se mangiate carne bianca dato che la rossa è per voi troppo poco nobile, perché non provate quella gialla, ma che dico, quella bianca, trasparente e invisibile!