CAMBIO ALIMENTAZIONE: ORA STO PEGGIO DI PRIMA

LETTERA

Può sembrare una cavolata in confronto ai farmaci però mi aiuti. Ho smesso di mangiare glutine, carne e latte tutto insieme, sto malissimo non sopporto più, mi prende proprio alla testa e tutto il corpo il mestruo dolorosissimo.

Solo i caffè la mattina mantengo assolutamente sennò ucciderei qualcuno. Mangio carote lesse, spinaci ora, ma quelle mi gonfiano tantissimo, qualsiasi verdura mi fa male.

Penso che ho l’intestino in pappa, non so che fare sono stanca a livello fisico e mentale, non riesco più ad aspettare di stare bene. Per un anno ho fatto la cavolata di mangiare quelle cose… quanto ci posso mettere a smaltirle?? Ma soprattutto tanto latte! La prego mi aiuti, sto male mi può dire quali sono le crisi eliminative?? Perché almeno se noto qualcosa rimango tranquilla perché so che passa. 

Io non sono così, prima di mangiare queste cose ero diversa e nessuno mi crede mi sta rovinando i rapporti con tutti 

F.to Anonima


RISPOSTA
Buongiorno Anonima,
ci sentiamo nuovamente.
Vuole sapere cosa le sta succedendo?
Semplice…
Nel suo corpo ora è in atto un vero e proprio cantiere: le tossine vecchie di anni, grazie alla nuova alimentazione, vengono disgregate e portate nel sangue per essere espulse attraverso i nostri organi emuntori.
Risultato: lei si sente tutti i mali del mondo, quando in realtà sta accadendo qualcosa di meraviglioso all’interno.
Tutto ciò altro non è che una crisi eliminativa, il cui fastidio temporaneo le permetterà, se continuerà ad alimentarsi secondo il nostro disegno strutturale, di evitare tutti i problemi ben più seri che arrivano, presto o tardi, a chi continua a comportarsi a tavola come se il proprio corpo fosse un bidone dell’immondizia.
Mettiamoci in testa alcuni concetti:
-per stare meglio bisogna prima stare peggio: cambiare stile di vita significa innescare dei meccanismi riparatori interni che provocano crisi eliminative anche molto pesanti, in relazione allo stato di intossicazione individuale;
-ci si disintossica ad ondate: le prime crisi saranno più forti, ma lasceranno lo spazio ad altre meno incisive;
-chiunque si gongoli nell’assenza di sintomi, nonostante un pessimo stile di vita, sappia che, prima o poi, il corpo chiederà il conto da pagare: assenza di sintomatologia non è sempre sinonimo di salute;
Ora…
Prima cosa da fare: via i caffè, tutti, che sono deleteri come non mai..
Se si accorge che il suo intestino funziona male, semplicemente gli conceda del riposo.
Bastano tre giorni di digiuno ad acqua o a centrifugati di verdura per permettere al nostro apparato digestivo di tornare in rotta.
Come la miglior legna non brucia in una caldaia otturata, così il miglior cibo non verrà digerito se stomaco e intestino non funzionano a dovere.
Navighi a vista: agrumi al risveglio, frutta lontano dai pasti, piattone di verdura cruda a inizio pranzo e cena e un secondo amidaceo o con cereali senza glutine o con legumi.
Percentuale di grassi totale bassissima (non più del 10% delle calorie totali devono provenire dai grassi).
Questo significa pochissimo olio, pochissima frutta secca e pochissimo avocado.
Non esageri con i cibi crudi, in modo che la crisi eliminativa non diventi troppo potente e faticosa da gestire.
Avanti così: sta firmando il suo assegno per una vita serena, senza malattie, senza sofferenze fisiche inutili e per una vecchiaia degna di questo nome.
Pietro Bisanti
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Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.
In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.