AIDS IN AFRICA: DI BUFALA IN BUFALA

LETTERA
Buongiorno, mi chiamo Franco B., è poco tempo che mi sono iscritto alla
tua news e devo dire che è molto interessante.
Però mi piace la discussione (attenzione non la polemica) e quindi metto le
vesti dell’avvocato del diavolo e ti chiedo:
se la positività all’aids deriva dallo stile di vita particolarmente malsano, senza vitamine naturali, sedentario…quindi particolarmente occidentale …
perchè è proprio in africa che si riscontra il maggior numero di casi?
Ovviamente prendendo per buoni i dati statistici delle note multinazionali del
farmaco.
grazie per la gentile risposta che vorrai darmi.
a presto
franco b.
RISPOSTA
Ciao Franco, grazie del tuo intervento.
Partiamo dal concetto base che le statistiche, ovviamente di parte, delle note multinazionali del farmaco mi fanno ridere, e non le ritengo attendibili.
Pensa che ad esempio per i tumori, se riesci a sopravvivere un tot di anni ti considerano “guarito”.
Guarire significa godersi la vita e stare bene, non avere le piaghe ai piedi e vomitare dalla mattina alla sera a causa della chemioterapia.
I dottoroni pensano che guarire significhi sopravvivere…essere in vita.
Guarire significa alzarsi al mattino, guardare il cielo, ed essere felici semplicemente per il fatto di essere al mondo, come fanno tutte le creature all’infuori di molti essere umani, senza rimanere in attesa di ricadute o recidive.
Se si guarisce, si guarisce per sempre. Punto.
Torniamo al tuo quesito.
Da un lato, in Africa, le condizioni di vita sono spesso peggiori di quelle occidentali, a causa della malnutrizione, della scarsa igiene e delle conseguenze psicofisiche causate dai continui conflitti armati.
Quindi, non mangiano McDonald’s tutti i giorni, ma al tempo stesso spesse volte non mangiano proprio, quindi sono due facce della stessa medaglia.
Qui in Occidente ci intossichiamo con i detergenti commerciali, lì in Africa sguazzano nella peggiore sporcizia.
Dall’altro, il sistema immunitario delle popolazioni africane è stato praticamente decimato negli anni Settanta e Ottanta a causa delle vaccinazioni di massa, senza criterio (anche se le vaccinazioni sono tutte il peggior attentato che si possa fare alla propria salute, senza esclusione alcuna) e sperimentali, e ora ne pagano le conseguenze.
Vaccinazioni portate dall’uomo bianco con il falso intento di aiutare, diventate invece un mega introito per le case farmaceutiche e la rovina per la popolazione africana.
Senza dimenticare che i test per la positività all’HIV hanno parametri diversi e più ampi (in positività) in Africa. Quindi, una persona che ha ricevuto un duro colpo al proprio sistema immunitario potrebbe essere positiva in Africa, ma negativa in Europa!
Ho imparato nella mia vita che c’è una risposta per tutto, basta cercarla.
L’AIDS, non smetterò mai di dirlo, non è un virus, dato che i virus come entità viventi e infettive non esistono, ma è una condizione immunitaria causata dai continui abusi medici, ambientali, vaccinatori, e psicologici con cui si attenta alla propria salute.
Nessuna “malattia” è causata da un virus, e anche i batteri stessi sono coprotagonisti della “malattia” che non è altro che il procedimento posto in essere dall’organismo per eliminare uno stato intossicativo.
Le “malattie” vanno coadiuvate e mai soppresse.
La soppressione porta al loro radicamento e alla loro cronicità.
Un sistema immunitario che ha ricevuto un duro colpo, e quindi catalogato come AIDS da un test truffaldino e spesso fuorviante che non può ricercare un fantomatico virus dell’AIDS dato che non esiste, deve essere aiutato a ristabilirsi, non ulteriormente e definitivamente azzoppato grazie ai farmaci antiretrovirali, sostanze fra le più tossiche mai prodotte in campo farmaceutico.
Provo dispiacere per tutte le persone che hanno avuto la vita rovinata, che si sono suicidate, che passano le notti insonni solo perché uno stramaledetto e fottutissimo pezzo di carta dice che sono dei malati con l’alone viola e che dentro di loro un esserino chiamato virus li sta divorando.
Non ci sono persone malate, ci sono solo persone spiritualmente e fisicamente intossicate.