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DISTURBO BIPOLARE DI TIPO 1: ENNESIMA DIAGNOSI FARLOCCA

LETTERA


Salve sig. Pietro avrei bisogno di un consiglio ho letto molto le varie esperienze sul blog , a me hanno diagnosticato un disturbo bipolare 1 da curare con il litio cosa ne pensa ? grazie

Firmato Gianluca


RISPOSTA

Buongiorno Gianluca,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Veniamo a noi…
[youtube=https://www.youtube.com/watch?v=H3DTCpmrsOQ&w=320&h=266]
Pietro Eupremio Maria Bisanti
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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.

Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

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UN’ANIMA IN CERCA DI UN EQUILIBRIO: BUTTA NEL CESSO I FARMACI, IMPARA A MANGIARE BENE E NON RIMANERE ANCORATO AL PASSATO

LETTERA

Buongiorno,
Ho fatto uso di psicofarmaci, in modo saltuario, solo antidepressivi mai ansiolitici o il resto, cerco di mangiare bene vorrei praticare uno sport ma non riesco x che sono sempre stato molto debole. 

Ero una specie di sensitivo e nella vita ho sempre avuto difficoltà a fare tutto. In alcuni periodi gli antidepressivi mi hanno aiutato a combattere in un mondo dove se non combatti tutti ti schiacciano, ed io non sono nato x farlo….da un anno non prendo più niente, il mio psichiatra mi da iperico….ho provato tante cure alternative omeopatia e fiori di bach. Grazie a queste sono riuscito ad andare avanti, diciamo sopravvivendo x che non sono mai felice.

Ho avuto un’infanzia difficile con maltrattamenti quotidiani cosi’ sono diventato molto diffidente su tutto.
Spesso penso che sia meglio morire.

Volevo solo farti una domanda, pur rispettando il tuo pensiero, non pensi che ogni essere umano, al di la della sua parte fisica sia unico e diverso e quindi non ci può essere una ricetta uguale x tutti? Ognuno dovrebbe seguire il proprio cammino e spesso mi sono chiesto se tutti quelli che offrono ricette preconfezionate non lo facciano x rafforzare la propria verità piuttosto che rispettare gli altri.

Scusami non voglio offenderti….nella vita mi sono successe cosi tante disgrazie paradossali che a volte non so più cosa è giusto e cosa è sbagliato.

Io vengo ferito da tutto e da tutti, è come se non avessi una pelle…ma in quei momenti in cui ho preso antidepressivi mi sono sentito più normale anche se non hanno risolto i miei problemi.
Esiste anche un’anima e spesso non la si capisce.

E’ che in giro vedo tante persone che fanno quello che vogliono, mangiano ciò che gli pare e stanno benissimo.
Io con tutti sti accorgimenti sto sempre male.
Sinceramente vorrei essere libero, libero da qls regola che non sia quella dell’amore…e vivere un po’ bene che importa quanto….tanto moriamo tutti…divertendomi un po’…sono anni che non rido e non mi diverto…
Non so nemmeno x che ti scrivo, forse aiuti tante x sone….ma penso che le strade x stare bene siano tante…non una sola.
Cordialmente giampy

Inviato dal mio dispositivo Huawei


RISPOSTA

Buongiorno Giampy,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Veniamo a noi…


Riusciamo a fare un bel respiro e a smetterla anzitutto di pensare che tutto sia sempre un disastro e che la vita dovrà per forza andare male?
So benissimo che il passato non si cancella certo con uno schiocco di dita e so altresì quanto la vita stessa possa essere difficile.
Ma in cuor mio NON ho mai accettato e MAI accetterò il lamento fine a se stesso.
Hai perfettamente ragione quando affermi che ognuno di noi sia un essere unico e speciale.
Ribadisco infatti, da sempre, quanto la nostra parte emozionale sia importante, e quanto sia quindi importante coltivare rapporti positivi e fare esperienze altrettanto positive.
Continuerò però imperterrito a ribadire quanto il nostro lato organico sia altrettanto importante, a volte con una valenza persino maggiore dei fattori ambientali per quanto riguarda la nostra salute mentale.
Io non sono qui ad offrire una “ricetta preconfezionata” ma smettiamola di non comprendere un concetto base: trattare il proprio corpo come un sacco dell’immondizia significa avere, in cambio, una mente di merda, che funziona male, certo non propensa alla vita e alla positività.
Tu dici che sei circondato di “persone che mangiano male e vivono bene”…
Ma tu che ne sai? Sei con loro TUTTA LA GIORNATA? Sei sicuro che non vadano avanti a caffè, canne, sigarette, droghe, psicofarmaci? Sai quanta gente sembra normale mentre invece indossa una maschera che tu non vedi? Gli ospedali e le psichiatrie sono PIENE ZEPPE DI PERSONE e questo certo ha a che fare con la merda che queste stesse persone consumano ogni giorno.
Impara, comunque, a fottertene degli altri e pensa a TE STESSO, al TUO CORPO.
Da come ti sei descritto certo non sei un mago della perseveranza e della coerenza.
“Cerco di mangiare bene” non significa nulla, così come “assumere antidepressivi in modo saltuario” è quanto di più deleterio si possa fare.
Al di là del tuo passato, che è passato e non possiamo cambiarlo, io sono disposto ad aiutarti.
Non sono qui a rafforzare le “mie verità”: non soffro di manie di protagonismo.
Sono però assolutamente convinto che TUTTI debbano partire da quello che hanno nel piatto per cominciare a riappropriarsi di una vita sana, degna di essere vissuta.
Fino a quando non lo provi, non lo potrai sapere.
Pietro Eupremio Maria Bisanti

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MERCURIO, CANNE, LAROXYL, CIPRALEX E SEMPRE QUESTA STRAMALEDETTA IMPORTANZA DATA ALLE RELAZIONI SENTIMENTALI

LETTERA

Caro Pietro,

Ti avevo scritto su Facebook, ma comprendo bene che hai tante mail a cui rispondere. 
Provo a raccontarti in breve la mia storia.

Ho iniziato da piccola a manifestare il mio “mal di vivere” o meglio, il mio bisogno di maggiore attenzione, ma i miei genitori non l’hanno capito: a 7 anni ho tentato il suicidio. Dopo un forte rimprovero di mio padre, ho rotto due termometri e ne ho ingerito il mercurio. 

Ho scritto una lettera di addio, ma poi ho avuto paura, ho chiamato mio padre e sono stata portata in ospedale dove non mi hanno fatto una lavanda gastrica, ma hanno consigliato ai miei genitori di farmi mangiare tante patate. Tornati a casa, ci siamo messi a tavola per pranzare. Mio padre mi ha presa un po’ in giro (umiliandomi, senza rendersene conto) e poi niente più. Né una parola di conforto, o tantomeno hanno pensato di portarmi da uno psicologo. Comunque sia, è andata così e so che loro hanno fatto del loro meglio. 
Io ho “elaborato” questo evento da sola, ma non so quanto tempo il mercurio sia rimasto nel mio corpo…ammesso che sia uscito! 🙂 

Poi c’è stata una lunghissima e travagliatissima separazione dei miei genitori, poi, ovviamente, un rapporto altrettanto lungo e doloroso rapporto con un fidanzato ed un lavoro assolutamente inappagante, ma il classico lavoro sicuro che in pochi in Sicilia avrebbero il coraggio di lasciare. 

Per circa due anni -2009/2011- ho preso antidepressivi e fumato canne, poi la decisione di andare sei mesi in Australia, di interrompere con tutto, fidanzato, lavoro, famiglia, antidepressivi e canne. Al rientro in Italia, la vita più o meno è ripresa normalmente, ho iniziato a praticare yoga e meditazione, ero molto giù ma non sono caduta nella trappola degli antidepressivi. 

Al lavoro sembrava tutto ok, fin quando la responsabile mi ha comunicato che sarei stata trasferita al call center (dopo 17 anni di malavita, pure il call center, no!). Altro trauma. Ma reagisco. Decido di dimettermi a fronte di una discreta buona uscita. 

Quindi decido di ricostruire la mia vita a 41 anni. Stavo benino, ho fatto un ritiro di meditazione che mi ha dato grande carica, volevo diventare insegnante di yoga e meditazione, volevo viaggiare, poi incontro un uomo col quale inizialmente ero felice, poi pian piano, per tutta una serie di episodi, sono andata giù. Molto giù. Senza lavoro, col sospetto che l’uomo di cui sono molto innamorata, mi tradisse, sempre sola perché mi ero trasferita al suo seguito in un paesello dove non conoscevo nessuno, totalmente priva di forze e motivazione. Ho perso i miei obiettivi, ho perso me stessa. 

PER UN ANNO Ho tentato con tutte le mie forze di non cadere nel tunnel degli antidepressivi, ho speso circa 10 mila euro di medici e medicine alternative, Reiki, Shiatsu, omeopatia, ho fatto un ritiro di meditazione, ma nulla. Non succedeva nulla. Ho anche tentato una dieta molto drastica per un mese, no zuccheri, no farine, no formaggi, tanta frutta e verdura…all’inizio stavo benissimo, dopo due settimane tutto è tornato come sempre. Buio. Tutto estremamente difficile. Inutile. Pensiero fisso al suicidio. Ad agosto scorso ho ceduto. 

Prima Laroxyl, poi cipralex. Adesso non è che stia benissimo…gli antidepressivi mi fanno dormire male, ma almeno ho la forza di uscire dal letto, mandare qualche curriculum ogni tanto. I soldi della mobilità stanno per finire e ho tanta paura. 

Non ho ancora ordinato il tuo libro (non trovo l’iban sul blog, me lo mandi per favore?), ma, a parte il libro, ho anche bisogno di un sostegno morale perché nei momenti di “down” mi sembra di impazzire e i pensieri “brutti” sono ricorrenti e spesso mi faccio paura. Ho paura.
Ti va di aiutarmi?
Resto in attesa di un tuo cenno.
Grazie,
Lettera firmata


RISPOSTA
Buongiorno Anonima,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Veniamo a noi…
Chi di noi potrà dire, sul letto di morte, di aver avuto una vita senza difficoltà?
Nessuno.
Chi più, chi meno, ognuno di noi dovrà affrontare lutti, abbandoni e in generale episodi negativi: questa è la Vita.
Si può però decidere di arrivare a questi “appuntamenti” in due modi: forti e decisi o deboli e spaventati.
Arrivarci “forti e decisi” significa in primis cominciare a trattare il proprio corpo come se fosse una reliquia, anzitutto per quanto riguarda quello che infiliamo in bocca cinque volte o più al giorno.
Non mi stancherò mai di ripetere quanto l’aspetto emozionale e quello organico siano intimamente collegati.
Nessuno nega, a riguardo, quanto sia importante essere supportati nella vita, ma SMETTIAMO DI PENSARE CHE VIVERE SIGNIFICHI SPOSARSI, FARE FIGLI E TROVARE UN LAVORO FISSO.
Questi “obiettivi”, quando portati avanti con esasperazione e non con gioia, sono la causa principale del malessere che affligge i nostri tempi.
Cominciate TUTTI a centrare la vostra vita su VOI STESSI, il resto verrà da sé.
A questo va aggiunta una alimentazione IMPECCABILE così come descrivo da anni nel blog.
Non si può infatti pensare mai e poi mai di poter ottenere una salute mentale forte e costante se ci si ingozza di merda.
Sono pronto ad aiutarti ma ricorda che la strada verso la VERA salute è fatta di coerenza ed impegno ogni singolo giorno.
Non basta “mangiare una mela un giorno”: la mela va mangiata TUTTI i giorni per ottenere un risultato vero e duraturo e non effimero e passeggero come con la merda chimica che ingerisci e che, al di là di tutto, non fa stare bene, NEMMENO PER FINTA.
Pietro Eupremio Maria Bisanti
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Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO “PSICOLOGO DA LETTINO”, BENSI’ CON L’AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA “INCOLLARE” IL PAZIENTE A VITA.


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“CINQUE SETTIMANE SENZA XANAX. NON TORNEREI INDIETRO PER NULLA AL MONDO”

LETTERA

Ciao Pietro,

ho letto poco fa il tuo ultimo articolo pubblicato sul blog, contenente la risposta a chi ti accusa di avergli rovinato la vita.
Ho pensato subito che quella persona tornerà molto presto a chiederti aiuto, che la sua rabbia è dovuta all’impotenza di seguire quello che consigli ben sapendo che sarebbe la cosa migliore farlo.
Troppo spesso non si ha il coraggio di inseguire concretamente la scelta migliore. E quando non lo si ammette si sprofonda in una melma di frustrazione e rabbia che non si può sostenere da soli..ed allora la si riversa su chi sai che la può tollerare. Puro egoismo.
E il mondo gira così: inesorabilmente attorno all’egoismo.
E’ così deludente la pessima qualità apparente o fondata di esseri umani che popolano il mondo di oggi, e sempre di più probabilmente del futuro.
Così tanto deludente che io non voglio essere tra quelli. Non più. Il meno possibile.

Cinque settimane che ho eliminato lo Xanax.
Non tornerei indietro per nulla al mondo.
Non mi sono ovviamente ancora disintossicata e ci vorrà molto tempo ma..erano anni che non sentivo più la sensazione della mia pelle addosso.
Io arrivo da uno stile di vita protratto negli anni molto sbagliato per tanti versi. E la mia sfida è correggerlo.
Sono cresciuta nello sport, pratico danza a livello accademico..mi sono imbottita di antidolorifici e farmaci per il dolore per tanto tempo. Fisioterapia, iniezioni..oltre ai miei pregressi, seppur incostanti (per fortuna..), con gli psicofarmaci e gli ansiolitici. Te l’avevo già scritto.
Ho cominciato a bere alcool a 21 anni, a fumare a 22..a fumare molte sigarette. A bere molto caffè.
Almeno non ho mai preso l’abitudine di fumare canne, mi dico.
Almeno erano almeno 3/4 anni che avevo ridotto drasticamente carne e pesce, arrivando a consumarne una volta al mese, mi dico.
Almeno qualche abitudine in meno da levarmi ce l’ho. E per me non è poco.
Per tutto il resto non voglio avere fretta.
La fretta mi ha sempre fottuta nella vita, vanificando il raggiungimento di tanti obiettivi.
Ma non voglio nemmeno darmi alibi per temporeggiare troppo.

Da quando hai risposto alla mia prima lettera, e da quando ho cominciato a leggere il tuo blog, anche quello di Valdo vaccaro, a guardare tutti i tuoi filmati su youtube..Ho cominciato a sperimentare.
Per un mese non ho bevuto caffè ed i risultati sono stati sorprendenti. A parte il torpore iniziale..mi sono sentita rigenerare. Non l’ho ancora eliminato del tutto però, qualcuno l’ho bevuto..forse tre. Io partivo da una media di 3 fino a 6 caffè al giorno. Più bevande energizzanti.
Il fumo non l’ho ancora eliminato. E lo voglio fare.
Da subito ho tolto la mia abbondante colazione con pane yoghurt o uova e valanghe di zuccheri con una moka da due per far posto ad una spremuta.
Non avrei mai pensato di riuscire a cambiare questa mia abitudine: la mia colazione è sempre stata sacrosanta. Ed ogni mattina ero incazzata fino a che non ero riuscita a finire l’ultimo goccio di caffè.
Ho incrementato tantissimo la frutta. A volte ho sostituito anche il pranzo con quella in grandi quantità..ma il mio stomaco non ha reagito benissimo ed allora ho pensato di fare un passo indietro per arrivarci molto più gradualmente.
Ho eliminato quasi del tutto il glutine: che scoperta meravigliosa.
Ancora a volte mangio cose che lo contengono..una due volte la settimana.
Le uova e i latticini..anche quelli, da un consumo giornaliero fino a poche volte la settimana.

So che la strada è lunga. Come conquiste e come tempistiche. E non lo so se sarò realmente disposta ad arrivare ad un regime alimentare come il tuo, come quello che consigli. Si tratta davvero solo di volontà.
Mi basterebbe eliminare a vita il fumo.
Però penso anche che non devo pormi troppe domande..la mia priorità sta diventando ascoltare il mio corpo. E se sarò capace di farlo, seguirò lui.

Ti avevo parlato di miei grossi disturbi alimentari..per cui puoi immaginare quanto sia ancora più difficile per chi li vive come me imparare ad ascoltare il proprio corpo.

Ma la chiave è quella.

Io non demordo. Anche se sono stata ricoperta di insulti molto pesanti per aver buttato via tutte, tutte le medicine. Le persone da cui arrivavano sono loro stesse sotto psicofarmaci, come mio fratello, che recentemente mi ha messo le mani addosso per la prima volta in vita.
E’ stato orribile. Nemmeno io ho estirpato via ancora tutta l’aggressività che mi hanno regalato quelle maledette sostanze chimiche. Non ho mai messo le mani addosso a nessuno, ma mi sono fatta paura da sola infinite volte.
E’ troppo facile pensare di superare le difficoltà della vita riparandosi in qualche tana. Andando dallo psichiatra, andando in farmacia.
Ho perso mio padre. Avevo ricominciato a prendere il prozac e lo xanax per questo. Sembrava troppo facile.
Lo stesso è accaduto a mio fratello, molto più grande di me.
Io l’ho capito a mie pesantissime spese che era una trappola.
Lui no.
Ho provato a renderlo partecipe delle mie consapevolezze.
Il risultato sono state le mani al collo. Al mio.

Ora mi dico che ci dovrà arrivare da solo. Come tutti gli altri.
Che quello che posso fare per lui, è dimostrare sulla mia pelle le conseguenze del mio cambiamento appena iniziato. E nient’altro.
Perché il coraggio di guardare in faccia la realtà non glielo può regalare nessuno, il coraggio vero è una conquista personale.
E chi non ce l’ha si scaglia contro le persone in cui lo vede, persone come te, per ricollegarmi al tuo articolo.

Io non demordo.

A presto

Lettera firmata
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Veniamo a noi…
Quanto hai scritto è vero, molto vero.
Non serve avere la vista di un’aquila per capire quanto tu ti stia impegnando per venirne fuori ma, come sempre, voglio dire la mia.
Ho coniato oltre a “cibi puliti – pensieri puliti” anche “mezzo impegno – mezzi risultati”.
Ci sono momenti nella vita in cui bisogna dare il massimo, lasciando un margine praticamente nullo agli sgarri.
Cercando di smettere di trovare scuse per rimandare, per decelerare, per fare le “cose a metà”.
La strada che stai portando avanti è quella giusta ma non posso che consigliarti di procedere sì gradualmente (come vedi, digerire la frutta, che è il nostro alimento principale, diventa difficile in un apparato digerente martoriato come il tuo e bene hai fatto a fare una piccola marcia indietro) ma al contempo senza “troppe scuse”.
Non ci sono argomentazioni per posticipare l’eliminazione del fumo. Nessuna.
Hai il diritto/dovere di tornare in salute quanto prima e certo non lo farai con le mezze misure.
Avanti così
Pietro Eupremio Maria Bisanti
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“PIETRO SEI UN PEZZO DI MERDA: SONO DIVENTATO MEZZO DISABILE PER COLPA TUA”

PRIMA EMAIL GIUNTAMI IN DATA 20.09.2017

Hai finito di fare il fenomeno salva pianeta?

SECONDA EMAIL GIUNTAMI IN DATA 20.09.2017

E’ scomodo bloccare uno che scrive come lo hai rovinato a fare il fenomeno…aiutatemi,non lasciatemi solo,tanto egoismo!

TERZA EMAIL GIUNTAMI IN DATA 21.09.2017

COMMENTO
Eccoci qua.
Per chi pensava che fossi “bravo” solo a inserire testimonianze di ammirazione e ringraziamento per quello che sto facendo, voglio dimostrare, ancora una volta e ammesso e non concesso che ce ne fosse bisogno, quanto la trasparenza e l’onestà intellettuale siano valori per me fondamentali.
“Caro” Anonimo, prima di commentare quanto mi hai inviato, delucidiamo, nel rispetto della privacy  e dell’anonimato (“rispetto”, parola a te sconosciuta) la tua vicenda personale:
1) “arrivi a me” TU, diversi anni or sono, IMPLORANDO aiuto perché ROVINATO da anni e anni di psicofarmaci: dalla lista che mi facesti vedere, praticamente avevi preso quasi tutti quelli esistenti in commercio.
2) pur nella totale trasparenza, come sempre faccio, nel ribadire il mio non essere medico e quindi di non poter prendere “in carico” nessuno, ti ho espresso la mia opinione; opinione che è presente sul mio blog in più di 1043 articoli e nel mio libro che TU STESSO HAI ACQUISTATO E LETTO.
3) hai continuato, imperterrito, a fumare, mangiare merda e ad imbottirti di antibiotici al primo problema, quando TU ben sai quanto la mia idea fosse totalmente diversa.

Nonostante questo, ho continuato a rispondere SEMPRE alle tue telefonate, consolandoti a ogni ora del giorno e della notte e venendo A MIE SPESE a casa tua per darti conforto e aiuto diretto.

Potrei “andarci pesante” con le parole come hai fatto tu ma sono molto, molto diverso da te.
La cosa che più mi fa pensare è che nonostante la tua grandissima sofferenza, le tue parole, così dure e cattive, vengono non da una “mente malata” ma da una persona che anche se fosse sanissima ragionerebbe sempre alla stessa maniera: scaricare sugli altri la propria esistenza fallimentare.
Non hai il coraggio di puntare il dito contro la tua famiglia, contro tutti i “luminari” che ti hanno ridotto a una larva umana né contro TE STESSO, il primo responsabile di questa disfatta.
Non ne sei capace e quindi è “molto più facile” scaricare la tua piccolezza umana contro l’unica persona che ti ha teso una mano.
Pur senza averti mai chiesto nulla, hai persino fatto due donazioni al blog, riempiendomi di complimenti per quello che stavo facendo.
Questa è la tua coerenza?
Ricordo ancora la “dieta” di “brodo di gallina e pasta al pomodoro appena alzato” che ti eri fatto prescrivere a pagamento da un “luminare” su Internet…
Sicuramente non hai mandato a lui la stessa email che hai mandato a me…
Tu mi insulti perché in cuor tuo sai che sono una persona per bene.
Si insultano i buoni e si abbraccia il carnefice… tipico dei falliti e dei vigliacchi.
Sempre per privacy, ho cancellato il tuo interlocutore: ho ben capito di chi si tratti, un’altra persona che non ha la capacità di dialogare dicendosi le cose per quello che sono. 
Secondo questa persona “solo chi ha provato il dolore sulla propria pelle può capire e lui non lo ha provato”: ricordo i miei quattro mesi di fuoco di S.Antonio http://pietrobisanti.blogspot.it/2011/08/guarigione-totale-da-devastante-herpes.html, così tanto per rinfrescare la memoria.
Inoltre, sempre per questa persona, sarei “troppo estremista”…
Non fumare, non bere, alimentarsi correttamente significa essere “troppo estremista”?
Naturalmente, chi prescrive tonnellate di sostanze chimiche tossiche non lo è… giusto?
Sono talmente fiero di me e di quello che sto facendo PER CHI HA L’ONESTA’ INTELLETTUALE DI APPREZZARLO che quanto mi hai scritto non mi sfiora nemmeno.
Ti ho risposto perché, alla fine, quello in grossissime difficoltà esistenziali sei certamente tu e non io.
Se ritieni di “essere stato rovinato da me” sei libero di denunciarmi oggi stesso: sono talmente rispettoso della Legge che in sette anni di blog e migliaia di contatti NON HO RICEVUTO UNA SOLA QUERELA DI ALCUN TIPO. 

Saresti il primo…fai pure… poi ognuno si prenderà la responsabilità delle proprie azioni.

Ma ricorda, prima di pronunciare, in questo mondo di merda dove nessuno fa un cazzo di niente per nessun’altro gratuitamente, il nome di Pietro Bisanti, rileggiti 1043 testimonianze molto, molto diverse dalla tua.
Avanti così
Pietro Eupremio Maria Bisanti


“TI RINGRAZIO MOLTO PER IL FANTASTICO LAVORO DI INFORMAZIONE CHE STAI FACENDO”: DEPAKIN DISMESSO E ORA TUTTO ALLA GRANDE CON UN’ALIMENTAZIONE PERFETTA

LETTERA

Pietro buongiorno,

mi chiamo Matteo e ti seguo tramite il blog ormai da un bel po’ di tempo. Ti ringrazio molto per il fantastico lavoro di informazione che stai facendo.
E’ ormai da parecchio tempo invece che ho conosciuto il nostro comune amico Valdo Vaccaro e che quindi ho cominciato ad applicare i principi igienisti alla mia vita.

Prima di questa data ho avuto qualche piccolo problemuccio con la medicina. Una reazione immunitaria agli antibiotici ha fatto credere ai medici che avessi l’epilessia e quindi all’età di 13 anni e per i successivi 8 sono stato riempito di Depakin. Dismesso a 21, sono passati 2 anni in cui il mio sistema immunitario si è risollevato (malgrado alimentazione allora onnivora) e ha generato una seconda crisi eliminatoria, chiaramente mal interpretata dai medici, e da lì altro depakin. 

La fortuna ha voluto che questo continuo affidarsi a farmaci abbia invece generato in me la voglia di riprendere in mano la mia salute e responsabilizzarmi per ciò che mi riguarda e quindi, contro il parere di medici e familiari, ho sospeso la cura. 

Da questo punto di vista ringrazio quanto mi è successo perché se sono a questo punto ora lo devo principalmente a ciò. Ho perdonato i miei genitori per ciò che, in buona fede, hanno commesso a suo tempo quando mi hanno affidato alle cure mediche. Anzi, sempre per il fatto che ciò che è successo mi ha reso quello che sono ora, li ringrazio anche per questo.

A 10 anni dalla seconda dismissione di depakin e dopo 5 di Igienismo (con tendenza fruttariana), mi sento fantasticamente in ottima salute e pieno di energia e voglia di vivere. Amo e Ringrazio.

Le battaglie però, come si suol dire, non sono mai finite, da poco è nata la mia primogenita e adesso ci sarà da risolvere la questione Vaccini che non faremo. Vedremo come si metterà.

Ad ogni modo, oltre la mia testimonianza che spero ti abbia fatto piacere, ti ho scritto principalmente per chiederti le modalità per l’acquisto del tuo libro in formato cartaceo.

Ti ringrazio ancora e ti abbraccio forte.

Un caro saluto
Matteo

(Autorizzo eventuale tua pubblicazione sul tuo sito – Solo nome e non cognome)


RISPOSTA
Buongiorno Matteo,

e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Veniamo a noi…

Grazie di cuore per aver voluto condividere questa meravigliosa testimonianza, da cui possiamo imparare due principali concetti:
1) Gli antibiotici, come scrivo a caratteri cubitali anche nel mio libro, sono come una bomba atomica che distruggendo la flora intestinale (luogo ove si formano gran parte dei nostri neurotrasmettitori cerebrali) sono causa scatenante di una marea di disturbi mentali.
2) La costanza è l’alimentazione corretta (e per corretta intendo crudista fruttariana ad altissimi livelli di frutta e a bassissimi di grassi) sono una ricetta VINCENTE.
Avanti così
Pietro Eupremio Maria Bisanti

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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.


Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.


In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.


SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO “PSICOLOGO DA LETTINO”, BENSI’ CON L’AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA “INCOLLARE” IL PAZIENTE A VITA.


Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.

35 ANNI DI LITIO: A NESSUNO PSICHIATRA VIENE IN MENTE DI STARE COMBINANDO UN DISASTRO?

DAL SERVIZIO “CHATTA ORA” DEL BLOG DI PIETRO BISANTI

My Live Chat

LiveChat Offline Message Received

Dear pietro eupremio maria bisanti,

You have received an offline message, sent from mylivechat.com with the following details:

Name: Alberto ************

Email: ****************

Time: 2017-05-21 19:49:17

Page Title: ALIMENTAZIONE E SALUTE di PIETRO BISANTI: QUANDO IL “MALATO” E’ CONVINTO DI STARE “GUARENDO”

Page Url: http://pietrobisanti.blogspot.it/2011/10/quando-il-malato-e-convinto-di-stare.html

Referrer: http://pietrobisanti.blogspot.it/2011/10/quando-il-malato-e-convinto-di-stare.html

IP: 79.54.168.173

Location: Torino, Piemonte, Italy

Client: Win7/ Chrome58/ it-IT

Subject: mia dismissione da psicofarmaci

Message: Caro Pietro,

ho ora 48 anni da 35 anni prendo 900 mg di litio al giorno alternati in passato da in aggiunga 700 mg di paroxetina (sereupin 40 mg al gg antidepressivo). Da un mese non prendo più niente ma ho un senso di vuoto fisico alla testa , incapcita’ di ragionare etc puoi aiutarmi. Posso ritornare quello che ero prima di tutta questa assunzione di psicofarmaci? Grazie

Alberto

****************


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Sincerely,

My Live Chat Team

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RISPOSTA

Buongiorno Alberto,

e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Veniamo a noi…

Io sono giornalmente strabiliato dalle capacità di ripresa di un corpo umano trattato fisicamente ed emozionalmente in maniera impeccabile ma nel tuo caso specifico, pur senza scoraggiarti o che venga interpretata come una “dichiarazione di resa”, non posso che consigliarti MASSIMA PRUDENZA.

E’ “normalissimo” che tu si senta così, essendo questi sintomi parte di un processo di disintossicazione, ma hai dimenticato di dirmi se tu abbia dismesso o meno DI COLPO i farmaci.

E’ assolutamente indispensabile che l’eliminazione di tali molecole, soprattutto assunte per un periodo così lungo, venga fatto assolutamente in modo lento e graduale, assieme ad un netto cambio di alimentazione/stile di vita complessivo.

Non puoi permetterti una crisi che tu il tuo corpo non possa gestire, per questo bisogna essere prudenti ed intelligenti.

Ricorda, infine, che 35 anni di psicofarmaci hanno letteralmente TRASFORMATO la tua biochimica cerebrale. Questo significa che il tuo corpo, per poter tornare a funzionare autonomamente e correttamente, dovrà fare uno sforzo sovrumano e avrà quindi bisogno di essere trattato con i guanti bianchi a cominciare dalla merda che hai messo in bocca come “cibo” fino ad adesso.

Io ho raccolto testimonianze che mi portano a pensare che anche il tuo caso sia risolvibile e io sono sempre ottimista. Non posso però non ripeterti che hai bisogno sia di fare le cose per bene che di avere una rete assistenziale di persone attorno a te che possano comprendere ed arginare le crisi CHE ARRIVERANNO.


Questo è il piano di dismissione che da igienista e NON medico seguirei se fossi nella tua stessa situazione 

1) Acquistare immediatamente il mio libro “Assassini in pillole: la Psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere”. Non divento certo ricco vendendoti un libro, ma a lei permetterà di capire finalmente in chiave igienista come funziona il corpo umano e come lo si mantiene in salute.

2) Leggere ATTENTAMENTE questo vademecum che spiega ESATTAMENTE come ripristinare la salute quando si è in terapia psichiatrica http://pietrobisanti.blogspot.it/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html, e potrai seguire il piano alimentare ivi esposto.

Io ci sono

Pietro Eupremio Maria Bisanti



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Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

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“E I BAMBINI COMINCERANNO AD UCCIDERE”: QUESTO DICEVO IN UNA MIA INTERVISTA IN TEMPI NON SOSPETTI

IL CUGINO DI NOEMI: “IGNORATE LE DENUNCE DELLA FAMIGLIA. NOEMI PICCHIATA PIÙ VOLTE, LUI UN VIOLENTO CON DIVERSI TSO”

Mercoledì 13 Settembre 2017 |  Cosimo Carulli |  CRONACA
CASTRIGNANO DEL CAPO – Secondo la testimonianza ai giornalisti di Davidecugino di Noemi Durini, la ragazza trovata morta nelle campagne di Castrignano del Capo (CLICCA QUI LA NOTIZIA E IL RITROVAMENTO DEL CORPO), il fidanzatino 17enne più volte aveva picchiato la ragazza e i genitori della giovane avevano fatto denuncia per maltrattamenti e violenza privata. Le denunce dei familiari di Noemi, secondo il parente della vittima, non hanno mai dato corso a indagini della Magistratura, che ha sempre archiviato la posizione del ragazzo.
“Sappiamo già che non ci sarà giustizia per Noemi”, è il grido d’allarme del cugino Davide, “questo ragazzo prendeva degli psicofarmaci, aveva fatto due o tre trattamenti sanitari obbligatori: lo passeranno per pazzo e se ne tornerà in giro per il paese“.

FONTE SOLOLECCE.IT


[youtube=https://www.youtube.com/watch?v=IhhSqkzGIJs&w=320&h=266]
COMMENTO
Questo è solo l’umile parere di un piccolo uomo che si è fatto una sua idea personale sull’intera vicenda.
Educazioni inesistenti – abitudini alimentari nocive – cannabinoidi e altri stupefacenti portano i ragazzi/e a non riuscire più a controllare le proprie emozioni.
La società risponde, attraverso la Psichiatria, dando il colpo di grazia: gli psicofarmaci.
Gli psicofarmaci SONO e RIMANGONO se non la causa principale, una CONCAUSA preponderante nella commissione di atti di natura violenta finanche, come in questo caso, l’omicidio.
Ascoltate quello che dicevo anni fa nell’intervista di cui sopra: piano piano, vaccino dopo vaccino, merda alimentare dopo merda alimentare, genitori inesistenti dopo genitori inesistenti, psicofarmaco dopo psicofarmaco i nostri figli diventeranno il primo essere vivente di CUI AVERE PAURA.
Pietro Eupremio Maria Bisanti

“NON BEVO, NON FUMO, NON USO ZUCCHERI MA UNA BELLA CANNETTA DI SOLA ERBA ME LA FUMO IN COMPAGNIA”

LETTERA

Ciao Pietro, ci siamo incontrati all’open day di Imola il 26 nov ed io ero quello che a fine discorso ti ha chiesto chiarimenti su una dieta fruttariana.

Partendo dal fatto che di colpo nel settembre 2015 sono diventato vegano grazie alla scoperta del blog di Valdo e che stimo un sacco come te… ora il punto è che so le tue tesine e di Valdo a memoria nonché i libri di Schelton, Tilden e compagnia bella (per farti capire la mia preparazione a riguardo) ma non riesco a risolvere alcuni miei problemi che sono:

Flatulenze, però non puzzano perché evacuo regolarmente almeno 3 volte al giorno,

Gonfiore addominale, soprattutto questo gonfiore mi arreca fastidio estetico. Al mattino sono perfetto poi il mio ventre si distende ma gli addominali si vedono se li contraggo, quindi è gonfiore

La mia alimentazione è almeno 70/80 % frutta non ho schemi fissi in quando cambio in base allo sport, tempo ecc

Il fatto è che quando provo a mangiare solo frutta, e la mangio perché il mio corpo chiede quella, arrivo a casa la sera che dopo 1 ora dalla mia cena di meloni o angurie o comunque quello che è frutta (Anche mix di mandorle e uvetta, frutta secca ecc) non solo mi ritorna fame, ma il mio corpo inizia a chiedere cereali, verdure, insomma “mi abbuffo” per qui, quali consigli hai da darmi? Una dieta fruttariana crudista può soddisfare a pieno il bilancio calorico?

Dipendenza da carboidrati cotti o solo deficit calorico? 

Questione di abitudine quando il mio corpo vuole pane, focaccia, cereali, legumi, minestroni ecc o solo gola? Oppure ne ho davvero bisogno? (Io non credo)

In natura concordo che si dovrebbe mangiare solo crudo, ma una dieta sana come quella dei romani come ai tempi di Marco Aurelio basata anche su olive e cereali, voglio dire in estate un buon pane integrale con pomodori e verdure del mio orto a mo di bruschetta dopo una bella insalata come pranzo? 

Spero di essere stato chiaro…A e comunque ogni tanto, siccome non bevo, non mangio zucchero in ogni sua forma, non uso dentifricio shampo o bagno schiuma, profumi ecc, e non aggiungo mai sale di mio, quando sono in compagnia mi fumo una cannetta di sola erba (niente tabacco aggiunto) naturale e ora la sto coltivando, anche un po’ per questioni sociali e comunque mi diverto.

Grazie per tutto quello che fate, io ci sono, collaboro a diffondere la verità non me ne sto con le mano in mano, spero che il mio messaggio sia chiaro a presto!!!


RISPOSTA
Buongiorno Anonimo,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Veniamo a noi…

Rispondo prima alle tue domande:

1) Non finirò mai di ripeterlo: cereali (soprattutto contenenti glutine) e legumi sono cibi INCOMPATIBILI con la conformazione umana: devono essere lavorati e cotti per poter essere consumati e sono pieni zeppi di ANTINUTRIENTI. Non sono buoni neanche al palato, infatti sono immangiabili se non conditi. Quella che sperimenti è semplice crisi di astinenza. Se vuoi liberartene definitivamente, dovrai impegnarti ed eliminarli SUL SERIO, senza ricaderci nemmeno sporadicamente. In alternativa, potrai eliminare totalmente i cereali con glutine e concederti saltuariamente quelli senza e i legumi, ASCOLTANDO i sensori del tuo corpo per capire quanto tu li possa tollerare solo ed esclusivamente in qualità di supporto calorico e/o per tuo semplice gusto e voglia. Io, dal canto mio, li ho eliminati quasi totalmente perché SENZA sto mille volte meglio.

2) Sicuramente esageri con i grassi: non smetterò mai di ripetere quanto un’alimentazione ricca di frutta DEBBA andare di pari passo con una riduzione drastica dei grassi, altrimenti tutto il “sistema” si blocca. Via gli oli di qualunque tipo e limita tantissimo la frutta secca.

3) La frutta va RIGOROSAMENTE mangiata da sola, senza troppe mescole (nessuna per angurie e meloni).

4) Il tuo gonfiore mi fa pensare sia ad un intestino non pronto ad assimilare tutta la frutta che mangi che ad un errato modo di consumarla (troppi grassi e troppe mescole).

Il mio consiglio è un piccolo digiuno di tre giorni, poi frutta sempre da sola, pochissimi grassi e un utilizzo consapevole dei cereali senza glutine e dei legumi, ripeto, ASCOLTANDOTI.

E infine, permettimi, ma come diamine si fa a farsi le canne (seppur sia “legale” tra virgolette, perché rimane una violazione di tipo amministrativo, senza contare le ripercussioni in caso di incidente stradale nel caso tu sia titolare di patente di guida, coltivarsi la propria piantina per uso personale) portando avanti uno stile di vita alimentare che punta dritto verso la purezza del corpo e dello spirito.

Nessuna pianta nasce per essere fumata: la marijuana rimane la causa principale degli accessi ai reparti di Psichiatria della maggior parte dei nostri ragazzi.

Rincoglionisce, distrugge la memoria a breve termine, porta demenza, nervosismo e certo non esalta le capacità cerebrali.

Buttiamola nel cesso, che un vegano quasi crudista che si fuma le canne mi fa venire voglia di fare il macellaio…

Pietro Eupremio Maria Bisanti

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Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.
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Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.

“GRAZIE PER IL PREZIOSO SERVIZIO CHE SVOGLI PER L’UMANITA’ INTERA E ANCHE PER TUTTE LE CREATURE”

LETTERA

Buongiorno Pietro, ti mando un breve scritto relativo ai vaccini e al cibo, volevo anche ringraziarti per il prezioso servizio che svolgi per l’umanità intera e anche per tutte le creature, un abbraccio, 

Roberto


RISPOSTA
Ciao Roberto,
pubblico la tua email certo non per uno sfoggio personale: non ne ho bisogno e tanto meno mi interessa.
Lo faccio perché ancora una volta voglio far capire quanto lavoro e impegno ci siano dietro quello che sto, che stiamo facendo.
Siamo l’avanguardia di un’evoluzione che ne ho la certezza caratterizzerà il nostro futuro.
E’ finito il tempo di “a posto io a posto tutti”.
Si vince solo uniti.
Avanti così
Pietro Eupremio Maria Bisanti






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Un aiuto concreto alle persone in difficoltà

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