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ANNI DI CANNE PORTANO UN CONTO SALATISSIMO DA PAGARE: ORA LO PSICHIATRA DA IL COLPO DI GRAZIA CON ZOLOFT E TRITTICO

LETTERA

Ciao Pietro, girovagando in Internet alla ricerca disperata di informazioni, finalmente mi sono imbattuta nel tuo sito Internet. Ho provato subito un sospiro di sollievo nel leggere tutte le informazioni che hai riportato. Ti scrivo per raccontarti quanto sta succedendo nella mia vita e visto l’argomento un po’ delicato ho pensato di farlo privatamente e non sul forum. 

Vengo al dunque: da circa 3 settimane il mio compagno è in crisi di astinenza da cannabis, ne ha fatto
uso per diversi anni, l’ultima canna fumata a metà dicembre. All’inizio i suoi sintomi sono stati caratterizzati da un’agitazione fortissima tanto da non riuscire a stare fermo, tremori e inappetenza, accompagnati da insonnia che durava anche tutta la notte.

Dopo circa una settimana l’agitazione è passata ed è iniziata una crisi depressiva con la voglia di rimanere e letto, incapacità di prendere le decisioni, anche quelle più banali (tipo cosa mangiare o come vestirsi), paura per tutto, insonnia (un po’ meno forte) con sveglie improvvise durante la notte visto che il cervello continua sempre a pensare…

Tutto questo è diventato limitante, soprattutto per il suo lavoro visto che non riesce a concentrarsi e la stanchezza comincia a farsi sentire! Prima di rivolgermi ad uno specialista e che sono convinta darà sicuramente psicofarmaci, vorrei provare con qualche programma di disintossicazione sempre naturale. Mi sono dimenticata di dirti che l’alimentazione è tendenzialmente vegana da circa 6 mesi, nel senso che ogni tanto c’è qualche strappo. I caffè li ha eliminati, fuma solo sigarette ed in questo periodo davvero tante. Cosa mi consigli?

Ti ringrazio 
Dimenticavo: volevo avere informazioni anche su come acquistare il tuo libro.


LETTERA NUMERO DUE

Ciao Pietro

volevo aggiornarti sulla situazione: purtroppo visto il peggioramento della depressione ci siamo rivolti ad uno psichiatra che gli ha prescritto gli antidepressivi Zoloft per il giorno e per dormire Trittico. 

A detta del mio compagno da quando li assume (circa 7 giorni) si sente meno lucido oltre gli effetti collaterali tra cui mal di testa e mal di stomaco.

Ti ringrazio tantissimo per tutto quello che fai.

Lettere firmate


RISPOSTA
Ciao Anonima,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Veniamo a noi.
Le canne sono e rimangono una merda, e il dramma è che stanno “passando” come panacea di tutti i mali, mentre invece sono, assieme agli psicofarmaci, le principali responsabili dell’epidemia di nevrosi, depressioni, psicosi, attacchi di panico e lobotomizzazione dei nostri giorni.
Nel tuo caso specifico, il tuo compagno ha manifestato tutti i sintomi di una vera e propria astinenza.
Sintomi destinati a passare da soli, con il tempo e con un’alimentazione impeccabile.
Invece state facendo, a mio umile parere, la cosa più sbagliata che potreste fare: siete passati dalle droghe illegali a quelle legali, sicuramente non meno pericolose… anzi.
Già i primi sintomi “strani” il tuo compagno li sente: siete saltati dalla padella alla brace.
Potrà infatti, se va bene, avere un periodo di finta stabilità emotiva, destinata a crollare presto come un castello di carte.
Se va male, leggi il blog (come peraltro hai già fatto) e comprendi cosa questi farmaci possono causare…
Piano di battaglia?
Semplice: si butta nel cesso qualunque sostanza, legale o illegale che sia, e si comincia a fare sul serio trattando il proprio corpo come una reliquia e non come una latrina.
Via le sigarette, dannose anch’esse per la salute mentale e portatrici di stati depressivi anche gravissimi.
Abbracciare, senza sgarri, un’alimentazione vegana, crudista quanto basta, con eliminazione totale di glutine, latticini e riduzione netta anche di legumi e cereali senza glutine.
Prepararsi alle crisi eliminative e di astinenza che arriveranno, e che sono l’unica strada da percorrere per arrivare a una guarigione vera, costante, duratura.
Non ci sono palliativi, nessuna cura disintossicante.
Il corpo va riequilibrato, e lo fa da solo.
Noi dobbiamo solo alimentarlo fisicamente e spiritualmente nel modo giusto.
Ti mando le istruzioni per l’acquisto del libro.
Riflettete. La vostra vita è nelle vostre mani.
Forza e coraggio
Pietro Bisanti

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Per tutti: chiunque abbia subito un danno personale o di un suo congiunto/amici, può mandare la propria storia a pbisant@hotmail.com
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ATTENZIONE! RISPONDO A TUTTI. PURTROPPO STO RICEVENDO PIU’ EMAIL DI QUANTE NON NE RIESCA AD EVADERE. CHIUNQUE ABBIA URGENZA E’ PREGATO DI SEGNALARLO
ATTENZIONE! È NATO IL FORUM DEL BLOG “ALIMENTAZIONE E SALUTE”. LO TROVATE IN ALTO A DESTRA. ISCRIVETEVI IN MODO TALE DA CREARE FINALMENTE UN LUOGO OVE IL DIBATTITO ANTIPSICHIATRICO NON SIA CENSURATO.
Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.
Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.
In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO “PSICOLOGO DA LETTINO”, BENSI’ CON L’AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA “INCOLLARE” IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.

DEPAKIN E CYMBALTA: RAGAZZA 22ENNE VUOLE DISMETTERE A TUTTI I COSTI. LA MADRE IL SUO PEGGIOR NEMICO

LETTERA

Ciao Pietro, sono Federica e ho 22 anni. Vorrei riuscire a disintossicarmi efficacemente dagli psicofarmaci che assumo da circa 4 mesi, ovvero il Cymbalta (60mg) e il Depakin (300mg). Cosa devo fare e cosa devo aspettarmi? Sono più che decisa ad intraprendere questo percorso prima che sia troppo tardi, nonostante mia madre farà di tutto per ostacolarmi. Seguo anche una terapia da un analista reichiano e vorrei chiedere anche a lui un supporto, oltre a quello preziosissimo che trovo negli articoli del tuo blog. Spero avrai la bontà di rispondermi, temo davvero di trovarmi da sola a combattere contro qualcosa che non saprei affrontare. 
Ti ringrazio anticipatamente.

Saluti

Lettera firmata

RISPOSTA
Buongiorno Anonima,
e grazie per aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Veniamo a noi.

Hai già le idee molto ben chiare sulla farsa degli psicofarmaci e sulla diagnosi farlocca che ti avranno affibbiato, che per l’appunto, come io credo dai farmaci prescritti, sia quella di “disturbo bipolare”.

Bipolare sarà infatti il tuo spocchioso psichiatra, che, sicuramente, senza aver investigato le possibili cause organiche/psicologiche/ambientai ti ha immediatamente propinato questa distruttiva “cura”, che tu hai ben capito ti porterà nel baratro.

Ora, ai sensi dell’art. 32 della nostra Costituzione, devi prendere la tua salute nelle tue mani, senza delegarla a nessuno.

Purtroppo, spessissimo, i lobotomizzati genitori diventano gli alleati più forti, loro malgrado, degli psichiatri, che instillano nel loro cervello l’idea malsana che i loro figli siano irrimediabilmente malati.

Puoi scalare da sola, e dalla tua hai il vantaggio di assumere farmaci da poco tempo.

Moltissime persone in questi casi sono riuscite a eliminarli “cold turkey”, e cioè di “botto”, ma è un’operazione che va valutata sempre con estrema cura, essendo queste molecole molto insidiose.

Lo scalaggio deve essere sempre del 10% al mese, e in casi come questi si comincia con l’antidepressivo, togliendo per ultimo lo stabilizzatore dell’umore.

Dovrai preparati a effetti da dismissione anche molto severi, ma questa è l’unica strada verso la guarigione.

Procurati immediatamente il mio libro “Assassini in pillole: la Psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere”.

Leggilo e regalalo a tua mamma.

Lo scalaggio e la successiva adozione di un’alimentazione vegana, priva di glutine, crudista quanto basta saranno la formula magica che ti permetteranno di vivere una vita senza lo sguardo da lobotomizzato (e anche ben oltre) di chi assume queste pillole assassine.

Ma hai bisogno di avere tua mamma come alleata, e non come nemica.

Forza e coraggio



Pietro Bisanti
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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.
Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.
In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO “PSICOLOGO DA LETTINO”, BENSI’ CON L’AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA “INCOLLARE” IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.


DEPAKIN E SEROQUEL AD ALTE DOSI. MADRE FUORI CONTROLLO CHE PULISCE CASA DALLA MATTINA ALLA SERA. NIACINA E ORO COLLOIDALE INUTILI.

LETTERA

Salve.
Mi chiamo ******, da anni mia madre, che ad agosto compirà 77 anni , è in cura con depakin e seroquel ad alte dosi. A novembre ha preso intossicandosi 12 pillole di seroquel ed è stata ricoverata per 11 giorni, le è stata data un’altra cura con risperdal ed è stata meglio ma visti i troppi effetti collaterali abbiamo chiesto di cambiare ma l’unica alternativa data è stata riprendere il seroquel e adesso mia madre non riesce a stare mai ferma, i pensieri sono fissi e non ci riesce farla più uscire, sono due settimane che pulisce casa ossessivamente. Siamo disperati non so più cosa fate, ho provato a dare oro colloidale , niacina  ma senza effetto. Quale può essere una soluzione? Abitiamo in Toscana in provincia di Pistoia abbiamo anche problemi economici per poter fare senza asl. 
Grazie.

Lettera firmata
RISPOSTA

Buongiorno Anonimo,

e grazie per scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Veniamo a noi. Via anzitutto la lobotomizzazione, e vediamo le cose per quello che sono.

Quello che vado a esporre, non glielo dirà mai nessuno psichiatra, quindi ponga la massima attenzione.

Prima cosa: lei dice che sua madre è in cura. Questa “cura”, dato che dovrebbe “curare”, come mai va avanti da anni?

Seconda cosa: se questa “cura” dovrebbe “curare”, come mai sua mamma sta sempre male?

Terza cosa: se questa “cura” dovrebbe “curare”, come mai a sua mamma continuano a cambiare farmaci?

Quarta cosa: come si fa lontanamente a pensare che una molecola di sintesi chimica possa interfacciarsi e “guarire” un cervello umano, e quindi i suoi pensieri?

Il discorso è molto semplice. Sua mamma non è malata, sua mamma è semplicemente enormemente intossicata da farmaci che, oltre ad averla distrutta fisicamente e mentalmente, hanno lasciato le basi organiche/psicologiche/ambientali alla base dell’iniziale disturbo intatte.

Insomma, uno stroncaggio dei sintomi oltretutto riuscito male, dato che sua madre si è ora trasformata in un robot pulisci-casa.

E lei vuole continuare a dare fiducia a questa medievale Psichiatria?

Non servono soldi per guarire, né sostanze “magiche” come l’oro colloidale o la niacina.

Il corpo guarisce se stesso, e noi dobbiamo metterlo nella condizione di farlo.

Legga, gratuitamente, i quasi 600 articoli del blog, e si procuri il mio libro “Assassini in pillole: la Psichiatria moderna vista con gli occhi di  un carabiniere”.

Se non potrà pagarlo, sarò felice di regalargliene una copia.

Il piano di battaglia è sempre lo stesso: scalaggio gradualissimo dei farmaci e alimentazione vegana crudista quanto basta, con eliminazione totale dei cereali contenenti glutine.

A 77 anni si merita di vivere una vecchia tranquilla! Ma andando avanti così, non si farà altro che distruggere sempre di più questa donna.

Avete i fatti. Io ci sono, ma sta a voi combattere.

Forza e coraggio

Pietro Bisanti
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Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.
In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

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Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.


DISMISSIONE CIPRALEX E FORTE RICADUTA… CHE FARE?

LETTERA

Carissimo Sig. Bisanti,

le riscrivo anzitutto per ringraziarLa di cuore del Suo interessamento. Sto cercando di alimentare la mia figliola con sindrome di Down meglio che posso, perché lei odia da sempre frutta e verdura: piccolissima le venivano continui conati di vomito vedendomi mangiare frutta…!
Ma la mia preoccupazione è per mio figlio, che assume ancora oggi il cipralex: lo vuole togliere, ma abita solo e lontanissimo: come fare? In passato era riuscito a toglierlo, e per alcuni mesi (8 o forse un anno intero) era andato tutto bene, poi un dispiacere fortissimo (la morte di un amico fraterno a causa di un cancro) ed ha dovuto riprenderlo. Non gli ho detto ancora di Lei, ma sto raccogliendo in una cartella tutte le mail, le + significative, aspetto che venga a casa x poter parlargliene e studiare insieme un piano. Intanto ha cambiato alimentazione: latticini e formaggi non ne mangia da anni, ora ha tolto anche la carne e gli zuccheri. Assume miele o succo di agave. Bisogna continuare col pane senza glutine.
Grazie sempre,
Lettera firmata


RISPOSTA
Buongiorno sig.ra,
e grazie per avermi nuovamente scritto.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Veniamo a noi.
Non demorda con sua figlia, ogni giorno un piccolo passo verso frutta e verdura.
Non è semplice cambiare un malsano stile di vita. Purtroppo se da piccolo mi era stata data la possibilità di scegliere tra una banana e una merendina, è normale che avrei optato per quest’ultima. 
Ora va fatto il processo inverso, ma ce la si fa eccome, basta volerlo.
Per suo figlio.
Come scrivo nel mio libro, la “botta” da dismissione può arrivare anche a distanza di uno-due anni dopo l’assunzione dell’ultima infinitesimale parte di farmaco.
Suo figlio ha bisogno di voi, e ha bisogno di capire cosa gli succederà nel momento in cui dismetterà.
Per questo, oltre agli articoli del blog, non posso che consigliarle di regalargli il mio libro “Assassini in pillole: la Psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere”.
Bene così con l’alimentazione, ma suo figlio, per come è veramente, lo si potrà vedere solo ed esclusivamente quando i farmaci saranno stati dismessi.
Più si va avanti, più sarà difficile e doloroso dismetterli.
Dovete fare una scelta di campo: o si sta dalla “parte” della Psichiatria, e ci si affida a piene mani a pillole e dottori, oppure si sta dalla “parte” della Natura, della Health Science, dell’Igienismo e dell’alimentazione vegana senza glutine tendente al crudismo, e si permette al corpo umano di autoguarirsi, nei tempi e nei modi che Egli riterrà più opportuni.
Nel primo caso si avranno, quando va bene, immediati ma illusori risultati destinati a crollare prima di quanto non si creda. Nel secondo caso, si arriverà lentamente a una vera guarigione, forte e duratura.
Io so da che parte voglio stare. Ora, sta a voi decidere.
Forza e coraggio

Pietro Bisanti
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Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.
In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

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Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.


PAROXETINA E ANTIDEPRESSIVI SSRI: DEVASTANTI EFFETTI E PROBLEMI SESSUALI CHE NON SE NE VANNO

PRIMA LETTERA (GENNAIO 2015)

Ciao Pietro, innanzitutto i miei complimenti per tutto e per l’aiuto che dai a moltissime persone.
Ti racconto la mia storia.
In un periodo difficile e complicato, mi è stata consigliata la paroxetina, questo farmaco non solo non mi ha fatto bene, ma anzi mi ha scatenato effetti devastanti, tanto che ho dovuto interromperla di botto dopo due mesi e mezzo con l’inferno che ti lascio immaginare.
Purtroppo a distanza di 5 mesi ancora ho dei sintomi pesanti come: dolori muscolari, problemi sessuali, fascicolazioni, ansia, depressione etc etc.
Ho paura e sono terrorizzato che la dismissione mi abbia portato danni permanenti o che comunque il farmaco mi abbia curato per depresso cosa che depresso non sono alzandomi i livelli di adrenalina in modo permanente.
Spero un giorno di ritrovare le mie sensazioni fisiche di una volta, di ritrovarmi, e che questo farmaco non mi abbia portato modifiche permanenti al cervello e che il mio corpo un giorno si ritroverà e tutto tornerà come prima.
Ho paura per me e la mia vita.

Grazie, un abbraccio

SECONDA LETTERA (FEBBRAIO 2015)

Caro Pietro, è possibile per te che la somministrazione di Paroxetina possa creare danni permanenti?
Ti avevo già scritto precedentemente, ma i sintomi che ho non accennano a diminuire.
Il mio terrore pensandoci, che mi abbia creato degli squilibri quando in realtà tali squilibri non c’erano….è possibile col tempo recuperare da questa cosa e che i recettori tornino a posto secondo te?

Grazie

Lettere firmate



RISPOSTA
Buongiorno Anonimo,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Via la lobotomizzazione, e vediamo le cose per quello che sono.
La risposta alla tua domanda è una e semplice: sì, gli antidepressivi SSRI-SNRI e soprattutto la Paroxetina sono in grado di creare pesantissimi effetti sul corpo umano, soprattutto di natura sessuale, come anorgasmia e impotenza.
Gli psichiatri continuano a negare quella che è stata definita la cosiddetta “PSSD” (disfunzione sessuale post-SSRI), che miete migliaia e migliaia di vittime ogni anno.
Su vari siti di consulti medici gratuiti mi ribolle spesso il sangue leggendo di psichiatri che, a domande dirette in tal senso, rispondono che tutto ciò nasce da un “ritorno della malattia” quando il farmaco viene scalato.
Balle, tutte balle, e pure cosmiche.
Qui si gioca sulla vita delle persone, e dobbiamo smettere di prenderle per i fondelli.
Ora arriva la nota positiva.
Sono assolutamente convinto che il corpo, nonostante il colpo subito, sia in grado di tornare alla normalità.
Più ci comportiamo bene a livello alimentare, più il corpo avrà quelle sostanze nutritive che gli servono per riprendersi.
Alimentazione vegana, crudista quanto basta, così come indicato nel blog.
Via all’istante glutine e latticini, e riduzione (se non eliminazione) anche dei cereali senza glutine.
Sole, camminate, esercizio fisico moderato completeranno questo programma di recupero, che terrà, non smetterò mai di dirlo, la quantità di calorie giornaliere provenienti dai grassi al 10% massimo del totale.
Questo per aiutare la digestione, la fluidificazione del sangue e quindi tutto il sistema ormonale.
Se ne esce.

Forza e coraggio



Pietro Bisanti
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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.
Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.
In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO “PSICOLOGO DA LETTINO”, BENSI’ CON L’AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA “INCOLLARE” IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.

LA CANNABIS È UNA MERDA. FICCATEVELO BENE IN TESTA. DEPERSONALIZZAZIONE MOSTRUOSA E ORA IL COLPO DI GRAZIA DELL’ABILIFY

LETTERA

Salve pietro sono ******* un ragazzo di ****, anche io sto male dopo aver fatto una cagata ovvero aver fumato della marijuana troppo forte…. per poter stare meglio cosa devo fare?
È da due anni che sto malissimo ed è da 4 giorni che prendo abilify… perché ho provato a mangiare sano a fare di tutto ma mi sento sempre in un sogno…grazie per la sua collaborazione.

Lettera firmata


RISPOSTA
Buongiorno Anonimo,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Via la lobotomizzazione, e vediamo le cose per quello che sono.

Si prepari, perché sarò duro, molto duro con lei.

La sua supponenza da giovincello indistruttibile l’ha portata su questo blog. E ringrazi che questo blog esiste.

Su Internet infatti abbondano le notizie di quanto la cannabis sia miracolosa, e che curi questo, quest’altro e pure questo.

E tutti ad abboccarci come pesci lessi, e giù a spararsi cannoni su cannoni.

La realtà, mio caro giovine, è molto, molto diversa, e lei la sta sperimentando sulla sua pelle.

21 anni quale operatore delle Forze di Polizia e 14 come ricercatore indipendente riguardo il mondo della Psichiatria e degli psicofarmaci mi hanno fatto capire, conoscere e comprendere quanto la cannabis sia la rovina della salute mentale delle nostre generazioni.

Perdita di memoria, nervosismo costante, incapacità di concentrazione, fino ad arrivare a veri e propri stati psicotici, che non fanno altro che trasportare il malcapitato di turno verso l’SPDC (reparti ospedalieri di Psichiatria), ove verrà amorevolmente curato a suon di siringoni di Xeplion, di Risperdal, di Haldol, di Zypexa… tempo un paio di mesi (o anche meno) e verrà trasformato in una flaccida balena zombizzata con il pisello addormentato.

Scusate se sono duro ed esplicito, ma le cose vanno dette per quello che sono.

Nel suo caso, poi, è scattata la depersonalizzazione, e cioè quel continuo stato mentale ove la realtà appare sfumata, non ci si sente presenti a se stessi, come in un sogno.

Questo problema, apra bene le orecchie, non è MENTALE ma FISICO.

La cannabis è andata a interferire con la delicatissima biochimica del suo cervello… e questo è  il risultato.

Ora, dopo un periodo in cui lei ha detto di mangiare “sano” (e voglio proprio vedere cosa lei intenda), ecco che sta facendo l’errore più grande della sua vita, che pagherà molto caro, glielo garantisco.

Lei sa che cosa sia un antipsicotico atipico e come funzioni?

Sono meri soppressori di sintomi, che vanno a lavorare con il recettore della dopamina, andando letteralmente a spegnere un’area del suo cervello.

Vuole che le predica il futuro? Lei diventerà grasso, flaccido, impotente e sempre addormentato, incapace di emozionarsi.

Questo non lo dico io, ma lo dicono le MILIONI di persone che sono passate attraverso l’utilizzo di tali molecole. Legga il bugiardino del farmaco che sta assumendo.

Non temo smentite, non temo confronti.

Basta vedere come ci si riduce dopo soli due mesi di assunzione per capire il profondo impatto che hanno sull’essere umano.

Il piano di attacco?

Prendere, ai sensi dell’art. 32 della Costituzione, la propria salute nelle proprie mani.

Buttare il farmaco nel cesso e cominciare a vivere veramente in maniera sana.

Niente sigarette, caffè, alcolici, cibi conservati, zuccheri artificiali, glutine, latticini.

Avvicinarsi a un’alimentazione vegana, crudista quanto basta, e aspettare che sia il corpo a sistemare se stesso.

Non esiste pillola, non esiste scorciatoia, non esiste bacchetta magica che possa guarirla.

Guarire significa tornare a uno stato di salute, grazie al proprio sistema immunitario, al proprio stile di vita e nella giusta tempistica.

Si procuri, all’istante, una copia del mio libro “Assassini in pillole: la Psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere”.

Ora ha i fatti. Sta a lei combattere


Pietro Bisanti
Per i nuovi lettori: scandagliate tutto il blog, in quanto è una miniera di informazioni disponibili gratuitamente per tutti.
Per tutti: chiunque abbia subito un danno personale o di un suo congiunto/amici, può mandare la propria storia a pbisant@hotmail.com
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Per tutti: con la funzione “ricerca google” in alto a destra, potete inserire delle parole da ricercare (ad esempio “psicofarmaci e suicidio”, “prozac” etc…) in modo tale che vengano ricercati gli articoli relativi all’argomento desiderato.
Per tutti: mi trovate su “FACEBOOK” con il mio nome Pietro Bisanti
ATTENZIONE! RISPONDO A TUTTI. PURTROPPO STO RICEVENDO PIU’ EMAIL DI QUANTE NON NE RIESCA AD EVADERE. CHIUNQUE ABBIA URGENZA E’ PREGATO DI SEGNALARLO
ATTENZIONE! È NATO IL FORUM DEL BLOG “ALIMENTAZIONE E SALUTE”. LO TROVATE IN ALTO A DESTRA. ISCRIVETEVI IN MODO TALE DA CREARE FINALMENTE UN LUOGO OVE IL DIBATTITO ANTIPSICHIATRICO NON SIA CENSURATO.
Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.
Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.
In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO “PSICOLOGO DA LETTINO”, BENSI’ CON L’AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA “INCOLLARE” IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.

AFFIDATEVI AI PROFESSIONISTI… SI’, PROFESSIONISTI DEL MALE.

Anonimo ha lasciato un nuovo commento sul tuo post “CIPRALEX, SERPLUS, TATIONIL, GABA E GRIFFONIA. È G…“: 

Onestamente arrivare addirittura a ritenere inopportuni gli integratori naturali, la griffonia ad esempio, mi sembra una esagerazione e, anche se so che probabilmente questo messaggio verrà eliminato, il mio consiglio per tutti è quello di cercare di essere equilibrati, stando attenti agli alimenti ovviamente ma anche ai farmaci e agli omeopatici prendendoli in modo opportuno ed affidandosi a professionisti. 



Postato da Anonimo in ALIMENTAZIONE E SALUTE di PIETRO BISANTI alle 15 febbraio 2015 15:32


RISPOSTA
Caro Anonimo,
come vede qui non cancelliamo i messaggi “scomodi”, anzi…
Non perderò però molto tempo con lei…
Il messaggio innovativo di questo blog è semplice: non esistono rimedi miracolosi, pillole di alcun tipo, naturali e non, che possano portare chicchessia alla guarigione da alcunché.
Guarire significa mettere il corpo nelle condizioni di farlo, anche e soprattutto attraverso un’alimentazione corretta nel tempo.
Lei dice griffonia, io dico arance e limoni…
E non mi faccia morir dal ridere con la solita filastrocca del “affidatevi ai professionisti e prendete in farmaci in modo opportuno”.
Qui non ci sono lobotomizzati sociali, se lo ricordi.
Sono i professionisti che mandano le persone al camposanto, non di certo questo blog non-medico.
Si svegli, e se è uno psichiatra, si svegli ancora di più.
Pietro Bisanti
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ANORESSIA NERVOSA: FIGLIA VEGANA E GENITORI CON UNA MARCIA IN PIU’

DAL FORUM DI “ALIMENTAZIONE E SALUTE” 
http://alimentazioneesalute.forumfree.it/?t=70303685

Buon giorno,
vorrei lasciarvi la mia esperienza riguardo l’anoressia e depressione.
Ho iniziato a 16 anni ad accusare questi problemi tossici, con conseguente visita da due specialiste, che ovviamente non vedevano il problema.
Istintivamente ho iniziato a mangiare vegetariano, e poi vegano  ho associato il tutto leggendo questo blog).
Ciò andava di pari passo con la mia presa di coscienza, non avevo letto nulla da nessuna parte che ciò mi avrebbe aiutato, semplicemente me lo sentivo, e a 19 anni sono guarita (grazie ai miei genitori che mi hanno sostenuta, hanno avuto fiducia in me non scegliendo la via più facile, e grazie a mia mamma che scardinò le sue convinzioni preparandomi cibo veg).
Ho iniziato a studiare igienismo e naturopatia, sono sei anni che non prendo un farmaco.

Ora ho una bimba che è naturalmente vegana (tranne qualche sporadico caso), per quanto riguarda il glutine cerco sempre di variare i cereali e preferirli al naturale, no prodotti confezionati, no zuccheri, no vaccino.
Ed è così difficile superare tutte quelle credenze per il quale il figlio non cresce senza questo o quell’altro!
All’asilo rispettano questa scelta e le fanno da mangiare veg anche se non è la stessa cosa che a casa.
Non guarda la tv ( per cui non è stimolata verso alcuni cibi) e il nostro supermercato è un mercatino ecobio.
In tutta la sua vita si è ammalata due volte, curata con una supposta omeopatica, igenismo, idrotermofangoterapia..

Il mio messaggio è breve e per fortuna non ho avuto la possibilità di ingurgitare schifezza, Sono stata fortunata avendo due genitori amorevoli e comprensivi e quando vado alle riunioni con logopediste dicono spesso che la maggior pare dei disturbi di un bambino sono intolleranze, avvelenamento alimentare.
Spero che qualche genitore che abbia problemi con il figlio passando di qui capisca quanto sia importante il suo intervento, non per levarsi velocemente un problema ma per prendersi carico del suo ruolo.

Grazie a lei e a tutto ciò che fa.
Non credo sia facile perseguire delle idee in un mondo come questo perciò, complimenti, sta aiutando molte persone, ciò le fa onore.

Un abbraccio Utente Fibi_Fibi



RISPOSTA
Grazie di gran cuore Fibi,
pubblico aggiungendo semplicemente una cosa: chiunque sia in difficoltà e arrivi su questo blog, sappia che il primo passo per guarire è volerlo fare, andando a cambiare le proprie, malsane abitudini di vita.
Solo così si può finalmente percorrere la strada verso la vera salute.
Avanti così
Pietro Bisanti
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In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

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OLIO DI CANAPA, DOLORE LOMBARE E DISINFIAMMAZIONE POST PSICOFARMACI

LETTERA

Salve Pietro,  decisamente l’alimentazione umana è un settore in cui non si finisce mai di imparare… : ho letto il suo articolo che riporto sotto in cui dice che, per disinfiammarsi completamente, occorre portare i grassi (ovviamente vegetali), al 10% delle calorie totali. Ora, io soffro di una tale infiammazione, nella parte lombare della spina dorsale, da costringermi all’immobilità più assoluta per intere settimane. Mi avevano detto che l’ olio di canapa (ovviamente quello senza THC) è uno dei migliori e più equilibrati, e soprattutto “il più potente disinfiammante” che esista sul mercato, (parole del dott. Jonas Elia, che non è certo un igienista, ma riguardo all’olio di canapa e altre cose mi era sembrato abbastanza affidabile). 

Ma, prendendo l’ olio di canapa, ogni volta avvertivo un aumento del dolore (quindi dell’infiammazione). Eppure, a rigor di logica, il dolore, se non sbaglio, sarebbe causato dalle prostaglandine PG2; quindi, l’olio di canapa, andando ad alimentare le PG1 e le PG3, dovrebbe sollevare dal dolore….Quindi, secondo lei, il miglior modo per disinfiammarsi, a parte il digiuno totale (bevendo solo acqua distillata), quale sarebbe?

Devo confessare che con gli olii, (olio di oliva extravergine spremuto a freddo, biologico, prodotto da me stesso, olio di girasole biodinamico, e olio di sesamo biologico sempre spremuto a freddo, olio di cocco biologico) ci sono andato sempre in maniera piuttosto abbondante….
L’olio di cocco e l’olio di canapa hanno fama di toccasana, riguardo alle infiammazioni…..
O forse il  dolore alla parte bassa della schiena potrebbe essere un uso eccessivo di sale, che causa calcoli ai reni ? Io uso solo il sale dell’himalaya rosa, a dosi  “normali”…….

Forse dovrei andare avanti bevendo acqua distillata ?
Saprebbe eventualmente consigliarmi come posso distillare l’acqua che bevo ?
Mi scuso per averle rubato il suo preziosissimo tempo che avrebbe potuto dedicare a persone ben più nei guai di me, ma forse questo problema,  infiammazione/disinfiammazione, riguarda un po’ tutti, in particolare gli intossicati da psicofarmaci. Grazie ancora di tutto, avanti così.

Marco P.


RISPOSTA
Buongiorno Marco, 
felice di risentirla, anche se non in condizioni ottimali.
Inutile ripeterle il mio non essere medico, ma lo continuo a precisare per evitare che gli invidiosi detrattori del blog possano avere anche la più piccola occasione di “cogliermi in fallo”.
Ogni giorno cresciamo, e proporzionalmente cresce l’invidia nei confronti di un lavoro informativo che è a tutti gli effetti epocale.
Veniamo a noi.
Partiamo da un semplice concetto. Il corpo umano ha sì bisogno dei grassi per poter funzionare, soprattutto a livello ormonale, ma la quantità necessaria è veramente molto più bassa di quanto non si creda; una sua eccedenza, infatti, può portare a problemi da non sottovalutare.
Piccolo esempio: metta una goccia d’olio in un bicchiere, e vedrà come diventa.
Immagini questo nel torrente sanguigno, ove il sangue deve essere fluido per poter portare ormoni e sostanze nutritive ovunque…. il diabete, per farle un esempio, è causato proprio dal sangue troppo grasso, che non riesce a portare l’insulina dove serve.
Questo è il motivo principale, assieme al consumo di cereali (soprattutto contenenti glutine), del fallimento di chi intraprende un’alimentazione vegana, soprattutto crudista.
L’alimentazione vegan-crudista è e rimane il miglior modo in assoluto di alimentarsi, ma se mi ingozzo di frutta secca ed avocado starò ancora peggio di prima.
Quindi, con pochi grassi e con una grande quantità di frutta, ecco che abbiamo un’energia sempre disponibile, facilmente “trasportabile”, a costo digestivo zero: questo è l’elisir di lunga vita e forza.
Io stesso ero caduto nella trappola dell'”olio di oliva biologico spremuto a freddo è fantastico”, fino a ricredermi quando ho cominciato, nonostante un’alimentazione che ritenessi impeccabile, a stare sempre male.
Lei sa inoltre cosa penso dei “rimedi”.
Mi sorge una domanda…se l’olio di canapa non esistesse, lei sarebbe destinato a tenersi il mal di schiena?
No… il mal di schiena è un sintomo, l’olio di canapa un rimedio. E noi non vogliamo rimedi, vogliamo eliminare le cause, e non i sintomi.
Porti l’alimentazione a un livello di grassi molto basso, al massimo del 10%, e diminuisca moltissimo il sale, di qualunque tipo.
Non si faccia problemi per l’acqua che beve. Chiunque segua un’alimentazione vegan-crudista corretta non ha praticamente bisogno di bere.
Io stesso, di inverno, praticamente non bevo. E d’estate bevo solo in caso di grossi sforzi e se fa molto, molto caldo.
Ci hanno abituati a pensare che dobbiamo bere per essere sani.
Tutte palle. I liquidi vanno presi dalla miglior acqua biologica del mondo: la frutta e la verdura crude.
Cercate nel motore di ricerca il mio articolo “2 LITRI DI ACQUA AL GIORNO? SI’, PER ANNEGARE”.
Si beve molto solo ed esclusivamente in fase di digiuno, per aiutare temporaneamente il corpo durante l’espulsione delle tossine. Non dimentichiamo mai che nessun animale beve “costretto”, ma solo in presenza di un reale stimolo di sete.
A maggior ragione, chi si sta disintossicando dagli psicofarmaci deve fare di tutto per aiutare il corpo in questo immane lavoro.
Dimentichiamoci i digiuni in fase di scalaggio, dato che, lo ripeterò sempre, digiuno e farmaci non vanno assolutamente d’accordo.
Si migliora l’alimentazione come scritto nel blog e si aspettano pazientemente i risultati.
Che arrivano sempre. Il corpo non vi tradirà mai. Non dimenticatelo.
Avanti così Marco.
Pietro Bisanti
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In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

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Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.



MATRIMONIO E CARRIERA DISTRUTTI: SENZA PATENTE, RITORNATA A UNO STADIO INFANTILE. GRAZIE GARDENALE

LETTERA

Salve Pietro,
seguo da un po’ i tuoi post e da poco mi hai dato l’amicizia su facebook…
Ti ringrazio per quello che fai e per quello che trasmetti..…
Sono sempre alla ricerca di notizie che riguardano la salute ed e’ tutto un cammino per trovarla…
Ultimamente sono alle prese con la conoscenza dei psicofarmaci che personalmente non uso ma che sento molto diffusi.
Mia sorella e’ una vita che li usa dal 1993 da quando e’ stata operata di un’aneurisma cerebrale, ha iniziato con un farmaco il Gardenale  che e’ tipico per quella patologia e poi su consiglio del medico, siccome come risultato si era riempita di fobie e attacchi di panico e’ stata seguita da psicologi e psichiatri …adesso ci troviamo che oltre ad aver distrutto la sua carriera lavorativa, matrimoniale ed essere senza patente, naturalmente ci aggiungeva un po’ di alcool, che anche se poco buttava tutto in tilt il resto.
Io vorrei sapere se questi farmaci creano dei problemi con la capacita’ di ragionamento ed evoluzione del soggetto…intendo dire che mia sorella e’ come se fosse involuta, non riesce a prendere decisioni e ricade nel problema alcool, anche se seguita da medici e associazioni del settore, ossia non riesce a prendere una decisione e che duri nel tempo…secondo lei può’ essere il farmaco che anche se ci mette tutta la sua forza la fa ricadere nel bisogno di bere…?
Attualmente prende Elopram 20  ed En…
Dopo aver letto i suoi commenti e aver visto che qualcosa ne sa, volevo saper se aveva qualche consiglio…
Premetto che mia sorella era vegetariana e terapeuta Ayurvedica….
Disastri….
Con Stima
Lettera Firmata

RISPOSTA

Buongiorno Anonima,

e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Via la lobotomizzazione, e vediamo le cose per quello che sono.

Gardenale… farmaco utilizzato contro l’epilessia.

Non mi permetto assolutamente di affermare che sua sorella non si sarebbe dovuta sottoporre all’intervento per l’aneurisma cerebrale, trattandosi, questa, di condizione emergenziale.

Non posso però non ammettere a me stesso come, in generale, ci sia una grande corsa al bisturi, che, in ogni caso, non elimina le cause, bensì sradica solamente i sintomi.

Le hanno poi somministrato questo farmaco, che è tutto fuorché acqua fresca.

È e rimane uno psicofarmaco assolutamente sedante, invasivo, che, come vede, ha mascherato il problema, aggiungendone ulteriori e più pesanti.

Non faccio proprio fatica ad associare infatti tutti i disturbi mentali di sua sorella all’utilizzo di questo farmaco, a loro volta “curati” con equipe di espertoni che altro non hanno fatto che aggiungere farmaci su farmaci.

Questo è il gioco: un farmaco crea un effetto che non si vuole, e se ne aggiunge un altro per tamponare… e così via.

Questo significa guarire? Questo significa riportare alla vita un essere umano?

No, questo significa meramente sopravvivere, e io, di una vita del genere, mi scusi se sono duro, non me ne farei nulla.

Sua sorella è stata riportata a uno stadio infantile, e lì rimarrà fino a quando non si deciderà di fare pulizia del proprio corpo e quindi della propria psiche.

Scalaggio lentissimo del 10% al mese, cominciando dall’ansiolitico, e giro di boa verso un’alimentazione vegana, crudista quanto basta, come indicato in questo blog in continuazione.

Via immediatamente glutine e latticini, zuccheri artificiali e qualunque cosa non sia un cibo.

Sua sorella ragiona “male” perché il suo corpo viene trattato come un cesto dell’immondizia.

Capito questo, si può partire all’attacco.

Si procuri una copia del mio libro “Assassini in pillole: la Psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere”, lo legga e lo regali a sua sorella.

Ha i fatti. Ora combatta. Il lavoro dovete farlo voi, ma io ci sono.

Pietro Bisanti
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